Comunicato CSA In questi giorni sono partiti nelle decine di Comuni interessati, in un ambito di indifferenza e di silenzio mass-mediale, i provvedimenti di sospensione per gli operatori dei cantieri di servizio, degli ex RMI per intenderci, con il drammatico risultato di ben 2.000 famiglie poste sulla strada nelle province di Enna e Caltanissetta. La motivazione?....Semplice!....Il Presidente Crocetta deve prendere tempo in attesa di una loro collocazione più idonea e fruttuosa!....Perchè alla Regione Sicilia, devono ancora capire se devono collocarli tra i boschi come pompieri antincendio o come guide nei musei…..E poiché queste decisioni presuppongono un certo gravoso e farraginoso consumo di energie mentali delle già esauste strutture cerebrali dei funzionari regionali, 2.000 famiglie aspettano nutrendosi di aria!...Altro che tutela dei più deboli e dei senza diritti!.....Abbiamo ancora le orecchie piene di queste promesse da campagna elettorale nelle scorse consultazioni regionali…..Lui non avrebbe mai fatto “macelleria sociale”!.....Alla faccia delle promesse e della parola!...
Ma tant’è!...Cari lavoratori, se vogliamo uscire da questa situazione di stallo umiliante e di sofferenza sociale ed economica, dobbiamo svegliarci e organizzarci in un comitato intercomunale che pianifichi e organizzi una piattaforma rivendicativa che vada oltre la semplice regolamentazione della normativa regionale. Perché è venuto il momento di interrompere e di dare una netta cesura alla situazione di perenne incertezza e di costante paura di perdere il posto di lavoro….Questi lavoratori svolgono ormai un ruolo consolidato ed essenziale all’interno delle amministrazioni e devono essere riconosciuti per il compito che svolgono di fatto…Quindi è necessario aprire un fronte sindacale serio e non di facciata come è successo fino ad ora…Dobbiamo combattere con le armi che ci mette a disposizione il diritto e il coraggio….Finiamola di credere ai soliti e banali inviti alla calma e al silenzio che vengono ( ahimè!) dai sindacalisti che, invece di condurre la lotta vera e propria e di guidare i lavoratori in una battaglia campale di rivendicazione e di tutela, si limitano a inviare letterine, fax, pseudo-diffide, banalissimi tavoli tecnici che non servono a nulla se non a gettare fumo negli occhi dei lavoratori. ….No, cari lavoratori, ma non capite che vi tengono volutamente nella condizione di minorità e di bisogno perché siete, come tanti altri comparti colpiti e falcidiati dalle chiusure e dai fallimenti ( vedi zona industriale di Dittaino, vedi Fabbrica Giudice, vedi Multiservizi, ecc.), un utilissimo bacino di voti e una fecondissimo ricettacolo elettorale per le prossime elezioni?...Se togliessero il bisogno chi andrebbe a cercare il politicante di turno?....Semplice!
Il coordinatore provinciale CSA Luigi Bascetta
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