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12/07/2014 - 09:24:15

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CASO RUBY, IL PG: “CONFERMARE LA CONDANNA A 7 ANNI PER BERLUSCONI”

Condanna senza attenuanti generiche: il Pg De Petris chiede di confermare la condanna per Berlusconi sul caso Ruby con le accuse di concussione e prostituzione minorile.


Caso Ruby, il Pg: “Confermare la condanna a 7 anni per Berlusconi”

Concussione e prostituzione minorile: il procuratore generale di Milano Piero De Petris ha chiesto di confermare la condanna a 7 anni di carcere per i reati di senza la concessione delle attenuanti generiche. La richiesta è stata formulata formulato ai giudici della Corte d’Appello davanti ai quali si svolge il processo a carico di Silvio Berlusconi per il caso Ruby. “La severità del trattamento sanzionatorio – ha chiarito De Petris – è innegabile, per parte mia però faccio rilevare che la sentenza di primo grado ha dato conto delle complessive ragioni riguardo al fatto che il trattamento sanzionatorio non si poteva attestare sul minimo edittale della pena”. Il Pg milanese definisce un “abuso colossale” la telefonata nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 di Silvio Berlusconi in Questura a Milano che portò all’affidamento dell’allora minorenne Ruby a Nicole Minetti, all’epoca consigliera regionale, ovvero quella della famosa “nipote di Mubarak”, eventualità che secondo De Petris era stato immediatamente individuata come falsa da Ostuni e Iafrate (i funzionari della Questura che diedero seguito alla richiesta).
La difesa dei fedelissimi di Berlusconi non si fa attendere: “Una requisitoria tenuta insieme con lo scotch: solo teorie, nessun fatto provato. Un copione già visto! #la legge non è uguale per tutti”: così, in un tweet, il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, commenta la requisitoria del sostituto pg De Petris sul caso Ruby.

 

Per Berlusconi tegola anche dal processo di Bari
Per l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tegola anche da Bari, dove è stato chiesto il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sui soldi dati, tramite Valter Lavitola, all’imprenditore Gianpaolo Tarantini che, secondo l’accusa, sarebbe stato indotto a mentire sulle escort presentate tra il 2008 e il 2009. L’udienza preliminare è fissata per il 14 novembre dinanzi al gup Rosanna Depalo.

 

 



 

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