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24/07/2014 - 10:14:26

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CONSORZI: IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA PER CATANIA. MA È STATO UN VOTO SINCERO?

La forte pressione dell’opinione pubblica ha condizionato il voto di ieri, ma esiste un piano segreto per restare con Enna


Consorzi: il Consiglio comunale vota per Catania. Ma è stato un voto sincero? ​Il consiglio comunale di ieri sera si è concluso con una votazione a favore dell’adesione di Piazza Armerina al Consorzio di Catania. I voti a favore sono stati 18, l’unico consigliere che si è espresso in favore della permanenza con il Consorzio di Enna è stato il consigliere Teodoro Ribilotta a cui va’ dato atto di aver difeso la sua posizione, condivisibile o meno, con chiarezza e coraggio.Tutti d’accordo dunque? Il destino di Piazza Armerina è stato deciso? Assolutamente no!

 

Come abbiamo sostenuto diverse volte dalle pagine di questo giornale la politica agisce su due livelli: quello ufficiale delle dichiarazioni e dei comunicati stampa e quello occulto delle reali intenzioni dei politici, alcune volte non coincidenti con i bisogni reali della collettività. Anche ieri sera abbiamo assistito ad un tipico comportamento in cui la politica ha utilizzato questi due livelli e il voto a favore del passaggio con Catania, quasi all’unanimità, non deve indurre a credere che sia questa la reale volontà dell’apparato politico locale.

 


Ieri sera il voto in realtà è stato influenzato dalla pressione dell’opinione pubblica che, come ha messo in evidenza il nostro sondaggio, per l’80% è a favore del passaggio con Catania. I politici, sapevano bene che se si fossero espressi a favore della permanenza con il Consorzio di Enna avrebbero pagato un prezzo molto alto in termini di popolarità, per questo da alcuni di loro è stata preferita una strategia diversa che da una parte potesse “salvare la faccia” difronte l’opinione pubblica, dall’altra osteggiare il passaggio con Catania senza influenzare il gradimento presso l’elettorato. In realtà l’obiettivo di restare con Enna può essere raggiunto in maniera diversa, senza inutili e dannosi scontri con l’opinione pubblica. E’ possibile infatti creare difficoltà nel percorso di attivazione del referendum o, in ultima ipotesi, lavorare nell’ombra per non far raggiungere il quorum nel caso in cui i cittadini fossero chiamati alle urne. 

 

Il Partito Democratico che da anni conduce, seppur con qualche divisione interna, una politica “separatista” da Enna  (ricordiamo il distacco dall’ATO rifiuti voluta dal sindaco Nigrelli) ieri ha votato, con coerenza,  in linea con i propri comportamenti passati. Sul Nuovo Centro Destra ha espresso una posizione che andrà valutata in base al comportamento nei prossimi giorni. Quello che suscita più dubbi e l’atteggiamento del PSI del sindaco Filippo Miroddi. 

 

Nel comunicato dei socialisti, giunto in redazione ed emesso prima del consiglio comunale di ieri, la posizione non era chiara. Inoltre l’atteggiamento nel precedente consiglio comunale, quando fu richiesto il rinvio dall’amministrazione, fa nascere più di qualche dubbio sull’effettiva volontà che non ci sembra coincidere con il voto della maggioranza di ieri pomeriggio. 
Il comportamento appare ancora meno lineare se si pensa alle perentorie dichiarazione del sindaco lo scorso anno  durante la sua campagna elettorale dove, senza se e senza ma, parlava di abbandonare Enna. E’ probabile che l’amministrazione e la direzione del PSI sia influenzata da Enna più di quello che si pensa e che, soprattutto, pensano gli stessi consiglieri che ieri hanno votato a favore di Catania. Se è così aspettiamoci la nascita di diverse difficoltà per indire il referendum e una eventuale campagna referendaria con poca informazione o assente.   

 

Non sappiamo se il passaggio da Enna a Catania sia positivo per la città, crediamo piuttosto che il destino di una collettività sia più determinato dalle capacità che sa esprimere e dalla qualità della sua classe dirigente più che la semplice appartenenza a questo o quel consorzio. 
Da questo punto di vista, con grande serenità, vi chiediamo di valutare se Piazza Armerina è attualmente è in grado di essere considerata una città in espansione che tenta di sfruttare le proprie risorse e le propine potenzialità all’interno di un progetto con precisi obiettivi e se la classe dirigente è all’altezza della situazione e sta seguendo una attenta strategia di sviluppo. Fatevi una domanda e datevi una risposta…noi l’abbiamo fatto… ma ne riparleremo nei prossimi giorni.



 

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