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23/06/2007 -

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ORDINE DI NASCITA E QUOZIENTE INTELLETTIVO, C'È UN LEGAME CHE AVVANTAGGIA I PRIMOGENITI

Lo sostiene la ricerca di un gruppo norvegese pubblicata dalla rivista "Science"


La tesi elaborata da un gruppo di ricercatori norvegesi è stata appena pubblicata dalla rivista Science. Secondo gli autori dell'indagine non è l'ordine di nascita che conta, quanto l'esser stato cresciuto come il figlio più adulto a garantire il più alto quoziente intellettivo. Si tratta precisamente di una questione di "rango sociale" all'interno della famiglia, infatti il fenomeno si ripete nel secondogenito quando il primo nato muore prematuramente. Petter Kristensen e Tor Bjerkedal hanno condotto la loro ricerca su 241.310 norvegesi che hanno passato la visita di leva tra il 1967 e il 1976, in un'età tra i 18 e i 19 anni. Dallo studio è emerso che il quoziente intellettivo dei primogeniti era di 103,2, mentre la media dei secondogeniti raggiungeva il 102,9 e quella dei terzogeniti arrivava a 100. Ma se i fratelli maggiori erano morti piccoli, la media dei terzi nati saliva 102,6.



 

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