“Volevo che l’Università Kore diventasse la “Trento” del Sud” Oggi credo che abbiamo imboccato la strada giusta ossia un ateneo che si caratterizza non per la differenza ma fa la differenza per la sua identità ”che è fortemente radicata nella Sicilia centrale.” A dirlo è Giovanni Puglisi, rettore dell’Università di Enna, che con i suoi 9000 studenti e con la sua offerta formativa di qualità e divenuta all’avanguardia nell’Isola. La Kore ha avuto quest’anno un incremento di immatricolazioni pari al 16,2 % rispetto allo scorso anno con 960 nuovi studenti rispetto agli 826 del 2013.
Alla conferenza stampa è presente anche il presidente dell’Università Cataldo Salerno che ha evidenzia come la Regione Sicilia non incentivi le università, non eroghi finanziamenti per i dottorati di ricerca, è l’unica regione che dirige gli Ersu mentre nelle altre regioni li gestiscono le università stesse con notevole risparmio nella spesa pubblica. Salerno dichiara che ad Enna Alta l’Università potrà istituire soltanto delle sedi di rappresentanza poiché per adeguare locali come il vecchio Ospedale servono grossi investimenti e l’Università e già impegnata con la costruzione della Biblioteca e del Polo scientifico. Salerno ha poi annunciato la futura inaugurazione, di fronte al Rettorato, di “Piazza Università” con un parcheggio interrato e ha dato la notizia che sarà costruita una caserma dei Carabinieri a Enna Bassa, a dimostrazione dell’indotto della Kore.
E Puglisi fa subito, senza peli sulla lingua, un paragone con le università statali siciliane: “Se la gente preferisce venire ad Enna un motivo ci sarà. Se la gente preferisce venire ad Enna dove si pagano 3250 € di tasse e non va a Palermo dove 11.500 degli iscritti hanno pagato 300/400 € e chi ha pagato di più ha pagato 1800 € , o Catania dove 14.466 studenti hanno pagato fino a 400 € per non parlare di Messina dove c’è da mettersi le mani nei capelli. Queste cose dobbiamo cominciare a dirle. E siamo noi che sosteniamo queste università, con i fondi Irpef”. Di certo la Kore ha un riscontro sul territorio ed in particolare in aree dello stesso che finora non sono state servite adeguatamente dal sistema universitario regionale poiché se da tutte le città della Sicilia gli studenti vanno ad iscriversi ad Enna e non all’università sotto casa significa che prestano attenzione al prodotto formativo. “Gli studenti - sottolinea il rettore - sono motivati ad iscriversi ad Enna, poiché alla Kore non sono considerati ‘numeri’ ma soggetti che hanno attenzione da parte dei docenti e dal personale tecnico-amministrativo. E fra le novità di quest’anno vi è la costruzione di una grande Biblioteca, nonché la probabile acquisizione del fabbricato del Liceo Linguistico che, diventato statale, cambierà sede, ed essendo di proprietà dell’ex Provincia potrebbe essere messo a disposizione dell’Ateneo, dal commissario Salvatore Caccamo e ciò consentirebbe di creare un piccolo campus.
Novità nell’offerta formativa con la riscrittura di due corsi di laurea che vengono così adeguati alle esigenze occupazionali e vocazionali del territorio: Il primo, “Diritti umani e sicurezza dei territori” per formare personale adeguato a rispondere all’attualità della tematica dell’immigrazione e la relativa tutela dei diritti umani nei confronti degli immigrati ma anche la garanzia della sicurezza del territorio a fronte di eventuali criminali, come dimostrano, alcuni casi di cronaca, presenti tra gli immigrati stessi. Il secondo “Studi letterari e beni culturali” , per fornire agli studenti, prospettive occupazionali in una Sicilia ricca di beni culturali da valorizzare e patria di grandi letterati come Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo o sofisti come Gorgia.
E ancora due nuovi corsi di laurea: “Scienze della formazione primaria” che quest’anno partirà in coincidenza con l’anno accademico e la laurea magistrale in “Ingegneria civile”. In merito alle voci che danno Enna come prossima detentrice di una facoltà di medicina il rettore ha chiarito che esisterebbero due possibilità: una scaturisce dalla presa d’atto che il Polo di Medicina di Caltanissetta afferente all’Università di Palermo sarebbe in crisi e che Palermo non avrebbe più interesse a tenerlo in vita, quindi Enna Kore sarebbe pronta ad accoglierla e la seconda è l’iniziativa della “Fondazione Proserpina” che sta portando avanti, indipendentemente dalla Kore. Per quanto riguarda quest’ultima ipotesi il Comitato regionale dei rettori con unico voto a favore della Kore ha espresso parere contrario alla proposta avanzato da Proserpina mentre le commissioni Sanità e Formazione dell’Ars hanno espresso parere favorevole. A questo punto sarà Roma a decidere. Mario Antonio Pagaria
Nella foto Il Rettore Giovanni Puglisi e il Presidente della Kore Cataldo Salerno"
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