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16/09/2014 - 09:37:42

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IRAQ, PRIMI RAID USA CONTRO L'ISIS VICINO BAGHDAD

Caccia americani hanno condotto i primi attacchi vicino alla capitale irachena. Intanto nasce il fronte anti-Isis: “Pronti a tutto”.


Iraq, primi raid Usa contro l'Isis vicino Baghdad

Nella notte primi raid Usa in Iraq nell’ambito dell’operazione militare contro i jihadisti dello Stato islamico. I caccia americani sono entrati in azione a sud-ovest della capitale irachena Baghdad a sostegno delle forze locali che avevano chiesto assistenza. Un altro attacco nel nord dell’Iraq, nei pressi di Sinjar, si è concluso con la distruzione di sei veicoli dell’Isis. Finora gli attacchi statunitensi avevano avuto lo scopo di proteggere gli interessi e il personale americano, di aiutare gli sfollati e di garantire la sicurezza delle infrastrutture mentre adesso, per la prima volta, gli aerei americani intervengono direttamente per appoggiare le truppe di Baghdad in attuazione della nuova strategia autorizzata la settimana scorsa dal presidente Barack Obama, il quale aveva annunciato che una campagna estesa, incluso l’autorizzazione di raid in Siria, cercherà di “far retrocedere e distruggere l’Isis”. Ed è anche la prima volta che i caccia americani intervengono così vicino alla capitale dell’Iraq.

 

Alla conferenza di Parigi nasce il fronte anti-Isis
Intanto il presidente francese Francois Hollande, aprendo la Conferenza sulla sicurezza in Iraq a Parigi, ha invitato a sostenere con ogni mezzo le forze dell’opposizione democratica in Siria. Il documento unificato uscito dal Quai d’Orsay, dove si sono riunite le delegazioni di 25 Paesi più quelle di Onu, Ue e Lega Araba per definire la strategia contro l’Isis, ha risposto approvando un’offensiva militare contro gli jihadisti dello Stato islamico dalla Conferenza internazionale di Parigi. L’impegno è ad appoggiare l’Iraq con ogni mezzo, compreso “un adeguato aiuto militare”. Per il francese Hollande “non c’è tempo da perdere” di fronte alla minaccia dei jihadisti: “La lotta degli iracheni contro il terrorismo è anche la nostra lotta – ha detto il presidente francese – dobbiamo impegnarci in modo chiaro, lealmente e con forza al fianco delle autorità irachene”. Dall’Italia non saranno inviati aerei ma armi, munizioni e aiuti umanitari: a dirlo è stata la rappresentante della Farnesina Federica Mogherini, che ha sottolineato che la minaccia dell’Isis “non conosce confini” e che “siamo tutti d’accordo sulla necessità di agire insieme, sul senso di urgenza”. “L’Italia ha deciso l’invio di armi, munizioni, soprattutto l’invio di materiale per il sostegno umanitario, che è una priorità”, ha spiegato il ministro Mogherini.

 




 

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