Attraverso una nota l’UDC esce allo scoperto e chiede ufficialmente al sindaco Filippo Miroddi un cambio di rotta nell’amministrazione della città. “Auspichiamo un rimpasto – afferma il consigliere Andrea Velardita - , ma per evitare strumentalizzazioni diciamo fin da subito che non cerchiamo poltrone, non chiediamo la vice sindacatura, come qualcuno ha voluto far capire”.
 Sembra evidente che l’UDC ha deciso di utilizzare una strategia più morbida rispetto alle vere intenzioni evitando di chiedere anche la testa di Giuseppe Mattia e concentrando il proprio fuoco sull’assessore Alessia Di Giorgio le cui dimissioni, nel consiglio comunale di ieri sera, sono state chieste ancora una volta dal consigliere dell’NCD Ivan Piccicuto che l’ha accusata anche di non sapere gestire i rapporti con la stampa. «Non si amministra minacciando querele e dossieraggi nei confronti dei giornalisti che fanno il loro lavoro» ha affermato il consigliere, riferendosi alle minacce e alle offese rivolte a StarNews dalla Di Giorgio.
In generale si rimprovera alla Di Giorgio di non aver saputo gestire il rapporto con i funzionari del servizio finanziario che si sono succeduti durante il suo mandato. Alfonso Catalano, Giuseppe Baiunco hanno infatti rinunciato alla gestione del servizio e sembrerebbe che neanche i rapporti con Mariarosa Pascolato, attuale reggente della ragioneria, siano idilliaci.
Ritornando all’azione politica dell’UDC, il partito che ha sostenuto fino ad oggi Miroddi chiede anche di lavorare per una maggioranza più larga che consenta al sindaco di operare evitando i ricatti politici. «Il sindaco Miroddi – continua Andrea Velardita nella sua nota - è ostaggio di patetici consiglieri che gli tirano la giacca, lo ricattano, per questo occorre aprirsi ad altre forze politiche strutturate».
Qui si apre un nuovo capitolo perché ci sembra evidente che le forze presenti in consiglio, ovvero PD, Megafono, NCD hanno più motivi per non venire in soccorso del sindaco che motivi per rinforzare questa amministrazione tenuto anche conto che, sempre nel consiglio comunale di ieri sera, il consigliere del PD Ribilotta ha chiesto le dimissioni del sindaco.
Una situazione in continua evoluzione e che non lascia dormire sonni tranquilli al sindaco Miroddi che sa benissimo quale è il destino delle amministrazioni che ricorrono a rimpasti per motivi politici.
(Nella foto al centro il conisgliere Ivan Piccicuto)
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