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11/11/2014 - 10:09:24

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TROINA - ARRESTATO UN ESTORTORE DALLA POLIZIA

Un manovale costretto a consegnare al suo presunto aguzziono 8.300 euro.


Troina - Arrestato un estortore dalla polizia

“Buschi le botte…ti taglio tutto…ti rompo le corna…ti gonfio…ti rompo dalle legnate…ti do un colpo di coltello in faccia…ti brucio vivo…ti carico un colpo di coltello che ti mando in ospedale”. Questi toni usava Santo Bonaccorsi, 34 anni, di Catania, nei confronti di un malcapitato manovale di Troina che così  riusciva a soggiogare psicologicamente facendosi consegnare in più tranche la somma di 8300 euro. Ma gli investigatori della terza sezione Squadra Mobile della Questura di Enna di concerto con gli uomini del Commissariato di P.S. di Leonforte, diretti rispettivamente dai Vice Questori Aggiunti dott. Giovanni Cuciti e dott. Salvatore Tognolosi, scoprivano in tempi brevi il gioco di Bonaccorsi ed eseguendo il provvedimento di fermo emesso dal Pubblico Ministero dott. Augusto Rio, Sostituto Procuratore della Repubblica di Enna,  avviavano  Bonaccorsi stesso presso il carcere di Piazza Lanza a Catania. Il catanese avrebbe agito in concorso con altri elementi non ancora identificati “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso mediante minaccia consistita nel prospettare alla vittima un male ingiusto proferendo minacce”.

 

I fatti sono stati commessi a Troina e Catania dal mese di giugno di quest’anno fino ad oggi. La vittima era ormai ridotta in totale stato di soggezione ed era consapevole di essere caduta nella spirale dell’estortore che si era qualificato come appartenente ad un gruppo criminale etneo e continuava, non soddisfatto degli 8300 euro ottenuti con le minacce, a pretendere ancora denaro. Bonaccorsi si era presentato al manovale vittima delle estorsioni, dicendo di essere creditore di un altro manovale di Troina al quale la vittima medesima doveva 1000 euro per lavori edili da egli eseguiti. In un primo tempo si faceva consegnare dalla vittima la somma di 300 euro, che il creditore avrebbe poi scontato dagli stessi 1000 euro. Successivamente, adducendo la falsa motivazione che aveva speso parte dei 300 euro, che erano risultati falsi e per questo motivo era stato arrestato, per cui  doveva sostenere delle spese legali, induceva con le minacce, il malcapitato a consegnargli dell’altro denaro che egli riusciva ad ottenere grazie a prestiti presso istituti bancari e parenti. L’ultima richiesta prima dell’intervento della Polizia era fissata con il termine ultimo del 7 novembre e l’estortore chiedeva la somma di 5400 euro, a suo dire, necessari per fuggire in Germania. Ma nel pomeriggio del 7 novembre l’estortore invece dei soldi riceveva un fermo e veniva condotto in galera dagli agenti di Polizia che così ponevano fine alle sofferenze del malcapitato manovale di Troina.
Mario Antonio Pagaria



 

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