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24/11/2014 - 15:04:24

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CONTRAFFAZIONI: LA GDF SEQUESTRA UN DATABASE CON PIÙ DI TREMILA FILE RELATIVI A LIBRI DI TESTO.

In particolare le dispense si riferivano ai corsi di laurea tenuti presso le diverse facoltà della “Kore”


Contraffazioni: la GDF sequestra un database con più di tremila file relativi a libri di testo.

Nei giorni scorsi, militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Enna, unitamente a personale delle sede S.I.A.E. di Palermo, hanno passato al setaccio le copisterie di questo capoluogo ubicate nelle adiacenze dei plessi didattici dell’università “Kore”.
L’attività è stata sviluppata per garantire la tutela dei diritti di riproduzione delle opere letterarie mediante fotocopia, xerocopia o altri strumenti simili. Infatti, la riproduzione dei testi per fini commerciali è soggetta al pagamento di un compenso all’autore dell’opera; somma che viene riscossa, per conto dei beneficiari, da parte della SIAE.
Presso una copisteria di Enna, peraltro già segnalata da alcuni studenti al numero di pubblica utilità 117, sono state rinvenute 62 riproduzioni fotostatiche integrali di testi universitari, nonché un database con più di 3.400 files tra volumi universitari, dispense, quaderni, saggi, tutti digitalizzati e ordinati con riguardo ad ogni singola facoltà.

Alcune delle copie digitalizzate contenute nei files sono tratte da originali che recano nel frontespizio interno il timbro e la catalogazione interna della biblioteca dell’Università. In particolare le dispense si riferivano ai corsi di laurea tenuti presso le diverse facoltà della “Kore”, potendosi così ritenere che le richieste da soddisfare provenissero proprio da studenti frequentatori dell’ateneo ennese.

È stato rinvenuto anche un prezziario, in base al quale i prezzi di cessione delle opere abusivamente riprodotte variavano da pochi euro per i testi di poche pagine, fino a 37 euro per quelli più voluminosi.

Atteso le chiare finalità di lucro, il titolare della copisteria, già peraltro recidivo per lo stesso tipo di illecito, è stata segnalato alla Procura della Repubblica di Enna per rispondere della violazione dell’art. 171/ter della legge 22 aprile 1941 n. 633, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 2.852 a 15.492 euro.
La fotocopiatura abusiva non è certamente un malcostume che possa annoverarsi tra quelli che destano particolare allarme sociale. Tuttavia, il fenomeno deve essere considerato grave, sleale e socialmente dannoso, destinato a generare effetti distorsivi sull’economia e sul mercato regolare, con ricadute negative, non solo sugli autori ed editori, che si vedono privati di un legittimo compenso, ma anche sull’indotto produttivo e distributivo del particolare settore commerciale e culturale, andando così ad implementare l’evasione tributaria e contributiva.



 

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