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25/03/2015 - 17:07:19

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PIAZZA ARMERINA - LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA BENI PER 750 MILA EURO

Secondo gli inquirenti la titolare della gioielleria aveva effettuato operazioni “in nero”, senza denunciare ai fini delle II.DD. incassi al fisco per un ammontare di 2 milioni di euro


Piazza Armerina - La Guardia di Finanza sequestra beni per 750 mila euro

Militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Enna hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, nei confronti della titolare di una gioielleria di Piazza Armerina, che ha riguardato beni mobili ed immobili per un valore di 750 mila euro, che costituiscono l’equivalente delle imposte dirette e dell’IVA che si assumono evase.

Il sequestro odierno, disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha riguardato 12 immobili tra terreni e fabbricati, compresa un’elegante villa, nella disponibilità del rivenditore, accusato di dichiarazione fraudolenta.

Il provvedimento giudiziario convalida le risultanze di un’intensa ed approfondita attività ispettivo-tributaria (conclusasi nei mesi scorsi), al termine della quale, i verificatori, attraverso un attento esame della movimentazione di denaro in entrata ed in uscita dal conto “cassa” ed una minuziosa analisi dell’effettività e congruità dei rapporti economici intercorsi con clienti e fornitori, hanno ricostruito il reale volume e giro di affari conseguito dall’esercizio commerciale.

I controlli hanno posto in evidenza che la titolare della gioielleria, per sei anni consecutivi, dal 2007 al 2012, aveva effettuato operazioni “in nero”, senza denunciare ai fini delle II.DD. incassi al fisco per un ammontare di 2 milioni di euro, con la correlata evasione dell’IVA per circa 220 mila euro.

L’istituto del sequestro preventivo per equivalente è stato introdotto nel nostro ordinamento per la prima volta nel 2000 ed esteso ai reati fiscali con la legge finanziaria del 2008. La norma consente adesso, anche per le violazioni fiscali ritenute più gravi, la possibilità di adottare, prima ancora della definizione del procedimento penale, una misura preventiva diretta a cautelare il concreto recupero delle imposte evase.

L’aggressione cautelativa ai patrimoni dei grandi evasori, costituisce uno dei punti di forza della rinnovata offensiva che la Guardia di Finanza muove quotidianamente al fenomeno della frode fiscale e, a tal riguardo, i reparti operativi, in presenza dei presupposti, richiedono sistematicamente all’A.G. l’adozione del sequestro preventivo.



 

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