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25/04/2015 - 09:35:52

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LUIGI BASCETTA:'' L'INSURREZIONE DEL 25 APRILE CONCLUSE 70 ANNI FA LA LLUNGA LOTTA DI LIBERAZIONE ''

''Tutti quelli che si ritengono uomini liberi hanno il dovere di fare conoscere, con ogni mezzo e in ogni occasione, il valore e il senso di quella lotta''


Luigi Bascetta:'' L'insurrezione del 25 aprile concluse 70 anni fa la llunga lotta di liberazione ''

L’insurrezione del 25 aprile concluse  70 anni fa la lunga lotta di liberazione  sostenuta per 19 lunghissimi e terribili mesi dalla maggioranza del popolo italiano. Il 25 aprile viene ricordato come l’ultimo giorno di una guerra crudele e inutile ma rappresenta anche il primo giorno di libertà di un popolo dopo l’oppressione del ventennio della dittatura fascista. E’ anche la ricorrenza del primo grande sciopero generale della storia italiana contro la barbarie fascista e contro il  malessere delle masse operaie per le condizioni disumane di vita e di  lavoro.

Fu il rinascere di una coscienza, il rifiuto totale e incondizionato di quel fascismo subdolo, ipocrita e umiliante che ancora qualche forza politica vorrebbe fare crescere nel modificare la Costituzione e nel volere fare finta che niente sia successo. Tutti quelli che si ritengono uomini liberi hanno il dovere  di fare conoscere, con ogni mezzo e in ogni occasione, il valore e il senso di quella lotta, invitando a non dimenticare gli orrori e le tragedie provocate dalla cecità di una dittatura violenta e oppressiva. Fu durante la guerra di aggressione fascista che i giovani iniziarono l’esame di coscienza che li portò a comprendere l’inganno e a ripudiare la guerra. L’insurrezione del 25 aprile è l’atto conclusivo e finale di una volontà che si era manifestata in tutta Italia.

Fu il popolo stesso- intellettuali, operai, contadini, donne-  a scrivere la storia. Donne, uomini, soldati e lavoratori, braccati e affamati, scelsero la strada più difficile: quella del rischio, della lotta e del sacrificio!..Già nella mente e nel cuore dei resistenti era configurata la patria ideale, quella della solidarietà, del lavoro, della libertà dei diritti, dell’ uguaglianza, della pace e del ripudio di ogni guerra e di ogni sorta di nazifascismo.
Ricordare la resistenza, oggi, vuol dire rinnovare il nostro impegno di lottare per l’affermazione dei diritti e dei doveri sanciti dalla Carta Costituzionale Repubblicana che da quella lotta di liberazione è sorta. Vuol dire non dimenticare il martirio di quei soldati mandati a fare carne da macello su ogni fronte, che l’8 settembre, sbandati, abbandonati dalla vigliaccheria di un regime in disfacimento al loro destino su ogni fronte.

Vuol dire ricordare le passioni e le sofferenze dei 630.000 militari fatti prigionieri dai nazisti, deportati nei lager.  Non possiamo scordare le migliaia di vittime inermi de follia omicida e criminale dei nazifascismi. Non possiamo scordare i villaggi bruciati, le case distrutte, i cadaveri insepolti, i giovani impiccati ai lampioni delle piazze. Non possiamo dimenticare le deportazioni degli ebrei, a Roma. Dimenticare non si può!..Dimenticare non si deve!…Se riusciremo a non dimenticare, il 25 aprile resta ancora non solo la data storica del riscatto nazionale dalla vergogna del fascismo, ma anche la rivelazione di un’anima piena di coraggio e di dignità, di volontà di riscatto di un popolo intero.
 
Il segretario del Partito Comunista
  Luigi Bascetta               



 

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