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28/08/2014 - 10:03:06

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PIAZZA ARMERINA - L'ASSESSORE OLIVERI, “LETTERA AI CITTADINI”. MA È RICCA DI IMPRECISIONI E ERRORI

L’assessore si lascia andare ad una serie di considerazioni facilmente confutabili. Parla di immigrazione, dell’estate armerina e annuncia l’arrivo di milioni di euro


Piazza Armerina - L'assessore Oliveri, “lettera ai cittadini”. Ma è ricca di imprecisioni e errori

Dopo la pubblicazione del nostro articolo sulla mancata partenza di numerosi progetti finanziati durante l’amministrazione Nigrelli e mai partiti, per un importo totale che supera i 5milioni di euro, ci aspettavamo una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione ma evidentemente  i dati da noi forniti sono corretti e Miroddi e la sua Giunta non possono ribattere se non ammettendo i propri errori.
L’unico documento che siamo riusciti a rintracciare è una lunga "lettera ai cittadini" presente nella pagina Facebook dell'assessore Oliveri.

L’IMMIGRAZIONE
Oliveri, assessore ai lavori pubblici, inizia il suo intervento  parlando della situazione degli immigrati e si lascia andare a qualche considerazione forse un po’ troppo populista. “La città si sta spegnendo – afferma Oliveri - e molti nostri cittadini non hanno da vivere. Mi fa piacere che lo stato italiano con l'operazione Mare Nostrum sta salvando centinaia di migliaia di extracomunitari e che i nostri alberghi ne sono pieni, ma non posso non vedere che i nostri concittadini sono alla fame!”. “Lo Stato – continua Oliveri - mediamente spende circa 6000 euro al mese per ogni famiglia di extracomunitari, quanto ne basterebbero 1000 a un nostro concittadino per vivere dignitosamente”.
Stupisce che un assessore voglia far passare una tesi palesemente errata. I fondi che vengono utilizzati per consentire ai profughi politici di avere una vita dignitosa in attesa di ottenere le autorizzazioni necessarie a spostarsi in Europa provengono dalla Comunità Europea e non escono dalle casse dello Stato italiano. Inoltre si tratta di profughi e non di generici extracomunitari. Ad esempio i marocchini che giungono sulle coste siciliane vengono immediatamente rimpatriati.

 


CON LA CULTURA NON SI MANGIA
Oliveri poi, cambiando argomento, rispolvera la vecchia tesi che “Con la Cultura non si mangia” e afferma :” se un cittadino non ha come portare a tavola il minimo indispensabile per sopravvivere cosa volete che gliene importa se la Soprintendenza ha ottenuto un finanziamento per far restaurare un monumento”. E’ strano che l’assessore di una città ricca di beni culturali, di un centro storico tra i più grandi del sud Italia e al centro di un’importante area archeologica veda gli investimenti sul nostro patrimonio come un elemento negativo. Forse Oliveri dovrebbe parlare con gli operatori turistici e i gestori di strutture ricettive di Piazza Armerina per rendersi conto della situazione e di quanta occupazione si potrebbe creare se fossero valorizzate le risorse disponibili.


 

L’ESTATE ARMERINA
L’assessore cambia ancora argomento. Nel tentativo di difendere l’indifendibile estate armerina e la figuracce dell’amministrazione Miroddi nell’organizzazione delle manifestazioni estive, afferma:” Un altro (sindaco) avrebbe organizzato un'estate ricca di avvenimenti, cantanti spendendo e spandendo e così andando a indebitare il comune e facendo poi aumentare le bollette che avremmo dovuto pagare noi cittadini”.
L’assessore in questo caso fa una grossa confusione. In primo luogo le “spese” per l’estate armerina si trovano su un capitolo di bilancio che non può influenzare in maniera così diretta l’importo delle bollette che presto saremo costretti a pagare. Ma l’aspetto più grave è che Oliveri fa confusione fra “spesa” e “investimento”. I soldi spesi per l’estate armerina avrebbero dovuto far parte degli investimenti del comune per promuovere la città di Piazza Armerina. Un investimento, quello sulle manifestazioni estive, finalizzato a rendere proficuo il lavoro di tutto il settore turistico che in parte sarebbe dovuto ritornare sottoforma di tributi e tasse nelle casse comunali. Il non aver organizzato eventi di richiamo ( e non ci riferiamo al cantante di grido)  non corrisponde ad un risparmio ma ad una perdita netta sia per gli operatori turistici che per le casse comunali. Assessore la spesa è quella che lei fa al supermercato, l’investimento è un’altra cosa.


 

I 500MILA EURO DI NIGRELLI
Saltando da un argomento all’altro Oliveri poi afferma che : “Un assessorato come il mio, ovvero l'URBANISTICA può dare una speranza concreta alla Città, ovvero progetti cantierabili per una somma di 500.000 (euro) che a breve partiranno”. Consigliamo all’assessore a riguardare bene “le carte” perché i progetti cantierabili e in fase avanzata di realizzazione sono molti di più e un “assessorato come il suo” in questi 14 mesi avrebbe già dovuto sbloccare oltre 5milioni di euro, ben dieci volte l’importo menzionato.  Inoltre i 500 mila euro di cui parla l'assessore non sono certo frutto del suo lavoro ma di quello dell’amministrazione precedente.

 

ARRIVANO 12 MILIONI DI EURO
Ma è al termine delle sue dichiarazioni che Pippo Oliveri scopre il suo jolly: “La soluzione a tutti problemi” si chiama URBACT III! un progetto su cui stiamo lavorando in rete con altri tre comuni e che modificherà tanto l'assetto urbanistico della Città quanto il futuro economico di questo territorio”. In un commento postato sulle pagine Facebook  sull’intervento di Oliveri si precisa  che Urbact è un “progetto di fondi europei, su Piazza previsti circa per un importo superiore a 12 milioni di euro “.
Incuriositi da tutta questa pioggia di denaro che dovrebbe arrivare a Piazza Armerina siamo andati a controllare quali sono gli obiettivi del progetto Urbact e abbiamo scoperto che si tratta di una “semplice” collaborazione tra comuni (di diverse nazioni) per condividere esperienze maturate nel campo dei finanziamenti europei.
Queste sono le finalità di Urbact che potete leggere su questa pagina internet (in italiano e non in inglese dove maliziosamente rimanda un link inserito su Facebook)

 

1 - Agevolare lo scambio di esperienze tra decisori politici ed esperti nel campo dello sviluppo urbano sostenibile e tra autorità locali e regionali; 
2 - Diffondere le esperienze e le buone pratiche sperimentate nelle città europee e assicurare il trasferimento del know-how relativo in materia di  sviluppo urbano sostenibile;
3 - Fornire assistenza ai decisori politici e ai professionisti nel definire i piani d'azione attinenti allo sviluppo urbano sostenibile.


 

Il fondo a disposizione per tutta l’Europa per di circa 59milioni di euro e non è finalizzato alla realizzazione di opere pubbliche ma solo a connettere città con esperienze simili. L’assessore parla poi di “rete con altri tre comuni” mentre Urbact parla di un minimo di 5 comuni presenti in Paesi diversi compreso un comune capofila. Speriamo che nei prossimi giorni Oliveri sia più chiaro e spieghi come rendere produttiva la partecipazione a Urbact attraverso il quale non arriveranno 12 milioni  a Piazza Armerina ma, al massimo, qualche consiglio sul come ottenerli. Ma allora perché non parlare di cento milioni di euro?
A tal proposito le consigliamo scherzosamente, caro assessore Oliveri,  una commedia rappresentata in tutto il mondo “SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA” una farsa in due tempi di Ray Cooney.


 



 

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