In una Napoli blindata dalle forze dell’ordine si è aperto ieri sera con una cena di gala a Palazzo Reale l’atteso vertice della Banca centrale Europea. Non è la prima volta che il Consiglio direttivo della Bce arriva in Italia, era già accaduto a Roma nel 2003 e a Venezia nel 2009, ma sicuramente questo appuntamento in piena crisi economica assume un valore molto più significativo. Dopo il discorso di saluto del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, a parlare è stato ovviamente Mario Draghi che è tornato a sottolineare i pericoli che incombono sull’Ue dalla negativa congiuntura economica internazionale, chiedendo l’impegno di tutti. La Bce farà la sua parte agendo sulla politica monetaria con delle azioni non convenzionali, ha ricordato Draghi, chiedendo però a tutti gli stati membri di proseguire sulla strada degli impegni attuando le riforme strutturali perché “da sola la politica monetaria non può ripristinare la fiducia”. “Solo le riforme strutturali, che aumentano la crescita potenziale, e quindi la sostenibilità del debito, possono creare i margini per usare in futuro la politica di bilancio in funzione pro-crescita“ ha avvertito infatti il governatore Bce, ricordando che le politiche suggerite per la Ue “sono anche, e forse specialmente, valide per l’Italia”.
“Rilanciare la crescita e ridurre la disoccupazione”
“Spesso in Italia e nell’Eurozona abbiamo la sensazione di affrontare uno compito erculeo per rilanciare la crescita e ridurre la disoccupazione” ha dichiarato Draghi, aggiungendo: “e proprio come Ercole che si confronta con l’idra, talvolta sembra che appena sconfiggiamo una sfida come la crisi del debito sovrano subito spuntano due nuove prove, come la bassa inflazione e una ripresa debole”. Il presidente della Banca centrale europea ha proseguito la sua metafora ricordando che mentre Ercole tagliò la testa dell’idra il nipote cauterizzava il collo, per questo “anche l’area euro deve fare la stessa cosa: affrontare il problema in superficie e alla radice”. Insomma secondo Draghi solo se ogni istituzione farà il proprio lavoro e manterrà i propri impegni si potrà uscire dalla crisi.
Le proteste di Block Bce
Per garantire lo svolgimento della riunione Bce nel capoluogo partenopeo saranno impegnati complessivamente 2mila operatori delle forze dell’ordine. Massima sicurezza nell’area degli alberghi, a Villa Rosebery e alla Reggia di Capodimonte dove si svolgeranno i lavori del Consiglio Bce. In giornata a Napoli è previsto anche un corteo di protesta al quale si prevede parteciperanno migliaia di dimostranti che marceranno al grido di “Block Bce” e “Jatevenne”. I manifestanti saliranno lungo viale Colli Aminei fino all’incrocio con via Miano ma non potranno andare oltre la biforcazione con Porta Piccola dove ci sarà un cordone di forze dell’ordine a sbarrare la strada.
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