Un bracciante agricolo di Leonforte aveva posto ad essiccare circa 4 Kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana. E’ stato scoperto ed arrestato dagli agenti della Polizia del Commissariato della stessa cittadina, diretti dal dottore Salvatore Tognolosi. Il bracciante agricolo è un giovane di 25 anni, nato a Leonforte ed è incensurato e dopo essere stato fermato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Enna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. Il quantitativo di droga sequestrato rappresenta un grande successo nella storia recente di contrasto al fenomeno droga da parte del Commissariato di Leonforte, poiché il quantitativo è ingente.
Il personale investigativo del Commissariato di Leonforte, notava, nel territorio che va dalla “Granfonte” al “Ponte Noce” la presenza di giovani conosciuti nell’ambiente degli stupefacenti e nel pomeriggio di giorno 14 ha condotto un servizio di osservazione in zona. Gli agenti rilevavano, così, un piccolo appezzamento di terra di circa mezzo ettaro, in stato di semi abbandono, al quale si accede tramite una stradina non asfaltata e ipotizzavano, che lo stesso per la particolare posizione per la sua vicinanza ad un corso d’acqua, potesse essere luogo idoneo per la coltivazione di sostanza stupefacente.
La teoria degli agenti si rivelava reale, infatti, essi rinvenivano tre arbusti da poco estirpati di marijuana e accanto a questi, un fabbricato fatiscente la cui porta era chiusa con fil di ferro. I poliziotti aprivano la porta con facilità e all’interno rinvenivano un grosso quantitativo di droga, in parte conservato in barattoli di vetro, in parte posto sul pavimento, in parte appeso e posto ad essiccare. In totale la sostanza stupefacente rinvenuta veniva pesata 4 chilogrammi lordi.
Gli investigatori trovavano anche due secchi di plastica e due tubi di gomma e ad accertavano successivamente che M.G. che lavorava in un fondo limitrofo come custode di alcuni animali domestici, si recava presso il terreno in questione per coltivare, curare e poi essiccare il cospicuo quantitativo di stupefacente. Il giovane veniva così rintracciato e fermato ed ammetteva le sue responsabilità.
Mario Antonio Pagaria
|
