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23/10/2014 - 16:48:58

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LEGGE DI STABILITÀ, ARRIVA LA LETTERA UE: “COSÌ NON VA, ITALIA CHIARISCA SUL DEFICIT E SUI CONTI”

Arriva la lettera della Commissione Europea ed il responso è quello atteso: così non va, l'Italia devia dal rispetto degli impegni e non chiarisce come ha intenzione di raggiungere gli obiettivi.


Legge di stabilità, arriva la lettera Ue: “Così non va, Italia chiarisca sul deficit e sui conti”

Come nelle previsioni, dalla lettera del commissario europeo Jyrki Katainen (responsabile per la crescita, gli investimenti e la competitività) arriva una mezza bocciatura ed una richiesta di articolati chiarimenti sulla legge di stabilità presentata dal Governo Renzi. Nella lettura della Commissione Europea, infatti, “dall’analisi preliminare e sulla base dei conteggi e delle verifiche dei tecnici della Ue, l’Italia programma una significativa deviazione dagli aggiustamenti richiesti per centrare l’obiettivi di medio termine nel 2015? (il riferimento è allo slittamento del pareggio di bilancio e all’utilizzo della leva del deficit per reperire risorse da destinare ad un’altra tipologia di interventi) e manca il dettaglio di come il Governo intenda dunque rispettare “gli obblighi della politica di bilancio 2015?.

 

Servirà poi un chiarimento (“preferibilmente entro il 24 ottobre”, scrive il Commissario Europeo), anche rispetto al fatto che “il deficit pianificato non si conforma nemmeno alla regola di riduzione del debito, che è un parametro ancora più stringente rispetto all’obiettivo di medio termine”. Chiarimenti e specifiche sugli interventi che arriveranno immediatamente, come riporta il Mef: “Gli uffici tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono già in contatto con la direzione ECOFIN a Bruxelles, così come il Governo italiano è in contatto con la Commissione europea. Il Governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani”.

 


Ricordiamo che solo poche ore fa il Presidente del Consiglio aveva ribadito alle Regioni l’impossibilità di modificare i saldi, dicendosi disponibile al confronto nel merito degli interventi, ma a partire dalla conferma dei 4 miliardi di tagli (stesso discorso per quanto riguarda i Comuni e le province). Resta da capire se i rilievi della Commissione Europea non pregiudicheranno l’impianto complessivo della manovra…

 




 

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