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30/01/2015 - 10:37:59

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SAGRE E FESTE DEL MESE DI FEBBRAIO

ad Agrigento il mandorlo in fiore - a Sciacca il carnevale e a Palazzolo Acreide sagra della salsiccia e sfilate di carri allegorici


Sagre e Feste del mese di Febbraio
Feste e Sagre del mese di Febbraio

70° SAGRA DEL MANDORLO IN FIORE, 60° Festival Internazionale del Folklore, 15° Festival Internazionale “I Bambini del Mondo", 13° Corteo Storico d'Italia, 12 - 22 febbraio 2015. Il Festival si articola in una serie di esibizioni dei gruppi folk per le vie cittadine, la fiaccolata serale del folklore, spettacoli di musica Folk ed egustazioni tipiche siciliane.
 
La manifestazione comincia con un bel giro, al tramonto, nella Valle dei Templi e prosegue con l’accensione della fiaccola dell’amicizia davanti al tempio della Concordia. L’avvenimento più importante della sagra si svolge durante la chiusura, quando i gruppi folkloristici sfilano con i carretti siciliani e le bande musicali dalla città alla Valle dei Templi. Inoltre, un’esibizione artistica conclusiva viene svolta sempre ai piedi del tempio della Concordia mentre si può assistere, davanti al tempio di Ercole, alla cerimonia di assegnazione del Tempio d’Oro, premio desiderato da tutti e raffigurante il tempio di Castore e Polluce, che viene consegnato da una giuria internazionale ai gruppi scelti in base a chi di loro ha danzato e cantato meglio e a chi ha il costume tipico migliore.
 
Ogni anno vengono organizzate parecchie altre iniziative collaterali, come ad esempio “miss primavera”, che premia la ragazza più bella tra i vari gruppi e il balcone fiorito più bello della Via Atenea, la via principale di Agrigento. Inoltre, recentemente sono stati assegnati nuovi premi, come quello di “Gian Campione” e “Casesa”, due pilastri del folklore agrigentino morti qualche anno fa. Un altro trofeo, il “Criscenzo”, viene consegnato durante il festival dei bambini del mondo. Nel periodo in cui si svolge la sagra, vengono realizzate anche delle mostre e delle degustazioni della mandorla con lo scopo di pubblicizzare questo prodotto tipico siciliano.
 
115° edizione Carnevale di Sciacca 14 - 17 febbraio 2015. Sfilate di carri allegorici per le vie della città. Il Carnevale di Sciacca è fra le manifestazioni più conosciute che vengono allestite nel comune in occasione del carnevale. A parlare per primo di esso fu, nel 1889, Giuseppe Pitrè che ne fece cenno nella sua opera Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane.  Ma le origini del carnevale di Sciacca, località della provincia di Agrigento, risalgono ad un periodo molto più antico, forse all'epoca romana, quando venivano festeggiati i saturnalied il loro re veniva sacrificato; o meglio, con più probabilità, al 1616 quando il vicerè Ossuna stabilì che l'ultimo giorno di festa tutti si dovevano vestire in maschera.
 
Le prime manifestazioni sono ricordate come una festa popolare, in cui venivano consumate salsicce, cannoli e molto vino; ed il popolo si riversava per le strade, travestito in vari modi. Successivamente furono fatti sfilare i primi carri addobbati alla meglio, che portavano i mascherati sulle sedie in giro per le viuzze della città. Negli anni venti compare una grande piattaforma addobbata, trascinata da buoi o cavalli, che portava comitive in maschera. Essi recitavano in dialetto locale, seguite da piccole orchestrine improvvisate. Lo stufato, le salsicce ed il vino distribuito rappresentavano già un momento d'incontro e scambio fra compaesani. Nel dopoguerra i carri vennero intitolati, ed iniziavano a fare chiaro riferimento alle novità del progresso. Stelle filanti e coriandoli incominciavano ad essere lanciati dai carri in movimento, creando un clima di festa, che invogliava i partecipanti a divenire i veri protagonisti di una gioia collettiva. Dopo pochi anni ancora, la folla in delirio faceva sorgere le prime Compagnie di rivista, venendo anche allestiti carri allegorici sempre più sofisticati che facevano riferimento a temi e personaggi locali in chiave satirica.
 
Con la sperimentazione dell'amplificazione sonora, il carnevale di Sciacca si evolveva ancora di più e venivano allestiti carri con figure sempre più grandi e i cui movimenti divenivano sempre più sofisticati. La satira politica locale lasciava più spazio a personaggi noti ad un più vasto pubblico, oppure rappresentava temi di attualità che riguardavano interessi nazionali. I carri allegorici e i mini-carri, cui fanno seguito i relativi gruppi mascherati, vengono ideati, progettati e realizzati nei mesi antecedenti la festa, coinvolgendo, sin dai primi preparativi, parecchia gente del posto. La notte del Venerdi è riservata agli ultimi montaggi: i carri vengono posti in ordine di sfilata lungo la strada del primo itinerario cittadino e vengono assemblati sul posto.
 
La gente presa dalla curiosità segue lo stato di avanzamento dei lavori e si confonde tra il via vai di mezzi e personale preso dalla frenesia di terminare i lavori per essere sicuri che nel carro tutto funzioni a dovere. Infatti, anche se progettati e realizzati nei mesi precedenti, i vari "pezzi" vengono assemblati solo in strada e proprio la notte prima dell'inizio della sfilata. Varie volte a diversi carristi è capitato di dover modificare il carro proprio all'ultimo momento per problemi di montaggio finali correndo il rischio di non partecipare. Infine viene il giorno d'inizio delle sfilate che seguono due tragitti nel centro storico di Sciacca.
 

Festa di Carnevale a Palazzolo Acreide (Siracusa), Sagra della salsiccia e delle degustazioni gastronomiche. Sfilate di carri allegorici, la partecipazione delle caratteristiche maschere siracusane come per esempio i "Cuturri". Non mancano i vari veglioni e le grandi abbuffate a base dei cosiddetti "Cavatieddi", un tipo di pasta condita con il sugo di maiale, la salsiccia ed il crostino di trota.  I carri allegorici saranno posizionati, a rotazione nelle giornate del 14, 15 e 17 febbraio 2015 in piazza del Popolo, corso Vittorio Emanuele III, piazza Pretura, piazza Umberto.
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Una occasione per conoscere uno dei carnevali più antichi si sicilia. Palazzolo è anche patrimonio dell'umanità per cui prima di immergersi tra gli stand gastronomici e i carri del carnevale è un'ottima occasione per fare una visita guidata all'antico Teatro Greco alla Strada Romana e alle splendide chiese del Paese. Qui il carnevale è all'insegna della spontaneità e della partecipazione totale da parte di tutti i cittadini che, con impegno e coinvolgimento, contribuiscono alla riuscita dell'unica rappresentazione, nel suo genere, in tutta la provincia, non mancano una ricca serie di eventi collaterali.
 

Il carnevale di Palazzolo Acreide  ha origini molto antiche, da un antichissima e singolare processione che si svolgeva a Palazzolo in occasione della festa della Madonna Odigitria, caratterizzata da un corteo di donne in maschera coperte da un ampio manto e perciò dette ‘ntuppatedde’, che irrompevano in mezzo alla processione sconvolgendola con il loro procedere a passo di musiche trascinanti e a ritmi di danza incalzanti. Nei primi del ‘900 erano gli artigiani a fare la manifestazione, erano loro che allestivano i “pupi” che venivano portati in giro per le vie del paese su dei carretti.
 
Nel dopoguerra, in particolare intorno agli anni sessanta, è iniziata la grande stagione di Turi Rizza: una persona di estro eccezionale, realizzava i carri e le maschere; ogni anno impersonava un personaggio diverso, prendendo di mira personaggi della politica locale, della società civile, del clero ma anche semplici cittadini. Dopo di lui, negli anni ottanta si sono avute delle innovazioni grazie a Vincenzo Guglielmino, “u scinziatu”, che ha introdotto nuove tecniche: la fattura è divenuta più raffinata, i pupazzi sono diventati di grandi dimensioni e sono stati introdotti nuovi movimenti meccanici. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 il carnevale ha attraversato un momento di crisi. Nei primi anni ottanta, sempre nel quartiere di San Paolo si realizzò il primo veglione. Nacque l’entusiasmo di vestirsi in maschera, usanza fino a quel momento vissuta solo dai giovani. Negli anni successivi i veglioni diventarono due, un secondo veniva allestito davanti la villa comunale, tutto ciò per oltre un decennio.

 



 

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