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06/02/2015 - 09:31:46

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IL PALIO AD ACIREALE - ULTIMO ATTO: VA IN SCENA IL “CARNEVALPALIO”

Per domani previsto il corteo della ricostruzione storica nelle vie di Acireale. Cimino mette alla prova le conoscenze di Miroddi sulla manifestazione.


Il Palio ad Acireale -  Ultimo atto: va in scena il “Carnevalpalio”

Non è servito neanche un consiglio comunale a far desistere l’amministrazione: il Palio andrà domani ad Acireale e un corteo sfilerà durante il carnevale per le strade della cittadina catanese.
Non sono servite neanche le proteste di centinaia di cittadini che attraverso le pagine dei social network si sono schierati contro questa decisone, non sono serviti gli appelli accorati di alcuni personaggi di primo piano di questa città, non è servito il secco no di alcuni quartieri storici, il 7 gennaio il sindaco ha preso questa decisione e con ostinatezza e contro il parere dell’intera opinione pubblica piazzese sta per mettere in scena un’operazione che secondo molti danneggerà l’immagine del Palio dei Normanni.

IL CONSIGLIO COMUNALE
Nel consiglio comunale che ha trattato l’argomento Miroddi ha sostenuto che la ricostruzione storica non sarà disturbata dal clima carnascialesco che in questi giorni si respira ad Acireale e che anche se dovesse essere un solo turista in più il risultato di questa operazione sarebbe soddisfatto.
Una posizione molto discutibile dal punto di vista del marketing perché quando si valuta la partecipazione ad un evento va sempre fatta una stima in termini di immagine dell’iniziativa oggetto della sponsorizzazione che deve essere coerente con l’identità e la “mission”del prodotto che si vuole pubblicizzare.
Con molte probabilità è questo il motivo per cui le manifestazioni come il Mandorlo in Fiore di Agrigento e la città di Taormina che il sindaco Miroddi aveva vantato come presenze eccellenti,  hanno deciso di non prendere in considerazione l’invito del Sindaco di Acireale, invito invece accettato da Misterbianco e i suoi carri allegorici.

IL PALIO IN TV
Presentare il Palio in una trasmissione televisiva (il sindaco ha ricordato che il Palio è stato mostrato nel passato alla trasmissione “La prova del cuoco”) è cosa ben diversa dal portarla al carnevale, perché l’esposizione mediatica, nel caso della TV, è decontestualizzata dall’oggetto della trasmissione mentre la partecipazione ad una manifestazione folcloristica può essere elemento forviante nella percezione dell’evento Palio. E’ chiaro che anche nelle presenze televisive vanno tenuti in conto determinati aspetti ma i parametri di valutazione sono diversi rispetto alla partecipazione ad eventi.

Nella migliori delle ipotesi l’iniziativa presa dal sindaco Miroddi produrrà forse qualche decina di turisti in più ma produrrà anche un effetto boomerang che ne determinerà un impoverimento dal punto di vista dell’immagine.
 
MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE
Inoltre la presenza della nostra ricostruzione storica  al carnevale di Acireale è nata per caso, come ha detto lo stesso sindaco,  dimostrando così che alla base  della promozione del Palio manca una vera programmazione ovvero delle scelte ragionate sulla base di analisi approfondite delle offerte culturali con cui confrontarsi e  dei mezzi di comunicazione da utilizzare.

Ad esempio, il web 2.0 e il marketing non convenzionale hanno cambiato il modo di fare comunicazione ma nessun esperto vicino al sindaco ha competenze in materia e nessuna iniziativa è stata mai programmata sul web per pubblicizzare il Palio. Il caso del portale “Bella Italia” è emblematico: sarà forse nato con qualche problema il sito del Ministero dei Beni Culturali che diffonde notizie sui principali eventi italiani nel periodo dell’Expo ma è anche evidente che chi ha realizzato il portale le informazione le avrà trovate sulla Rete, luogo virtuale dove il Palio è presente poco e male.

Dal punto di vista degli eventi va ricordata l’assenza del Palio alla manifestazione di Aidone “Due giorni con la dea” dello scorso ottobre, durante la quale diversi tour operator provenienti da mezza Europa hanno potuto ammirare la sfilata di una rappresentanza delle ricostruzioni storiche che si svolgono al centro della Sicilia…tranne quella di Piazza Armerina.

LA LEZIONE DI CIMINO
Ritornando al Consiglio Comunale l’intervento di Lillo Cimino con il quale ha contestato le scelte del sindaco è stato molto esaustivo e ha messo in luce soprattutto la poca conoscenza della manifestazione da parte del Primo Cittadino. Cimino nel descrivere le origini del Palio, che conosce molto bene,  ha commesso un piccolo lapsus: parlando delle origini si è riferito alla data del 1900 anziché a quella del 1600. Non sappiamo quanto l’errore fosse voluto  e quanto abbia voluto mettere alla prova le conoscenze di Filippo Miroddi sulla manifestazione, fatto sta che  all’inizio del suo intervento il sindaco ha affermato: “Conosco bene il Palio, caro consigliere Cimino, e so perfettamente che deriva dalla “Cavalcata” nata nel 1900”.  Alla fine del Consiglio Comunale Cimino ha regalato al sindaco un opuscolo sulla storia della ricostruzione storica.



 

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