Se lo scorso anno il Palio dei Normanni è stato finanziato per 40mila euro dal 30% dell’incasso dei biglietti venduti per l’ingresso alla Villa romana del Casale, quest’anno il sito archeologico finanzierà la manifestazione per oltre il 60%, con un prelievo dal relativo capitolo di spesa di 80mila euro. Lo scorso anno, in base all’accordo stipulato con la direzione della Parco Archeologico della Villa, fu creata una voce di bilancio nella quale furono accreditati 80mila euro da destinare al Palio, voce dalla quale se ne prelevarono 40 che furono, appunto , destinati alla manifestazione.
Quest'anno a contribuire in maniera sostanziale alla realizzazione del Palio sarà dunque la Villa romana mentre la restante somma per organizzare la ricostruzione storica, 51mila euro circa, verranno prelevati dal capitolo di spesa relativo al Palio.
Se i conti tornano da un punto di vista contabile non altrettanto può dirsi per quanto riguarda il comportamento dell’amministrazione comunale. Non si comprende perché, vista la semplicità con la quale in queste ore si sta procedendo a finanziare il Palio e la quantità di denaro disponibile, ci sia stata tanta ostilità nei confronti dei quartieri storici della città che chiedevano un minimo di rimborso spese per i cavalieri giostranti costretti, per partecipare alla manifestazione, a sostenere delle spese. Un atteggiamento tenuto nei confronti dei quartieri che ha ritardato,facendo perdere tempo prezioso, l’organizzazione dell’evento.
Un altro dubbio sulla linearità del comportamento dell’amministrazione nasce dalla gestione della scorsa edizione del Palio: perché nella cinquantanovesima edizione i quartieri sono stati costretti a fare una raccolta fondi per finanziare i cavalieri visto che l’amministrazione aveva a disposizione altri 40mila euro? In realtà sembra evidente l’intenzione del sindaco Miroddi di ridurre, in qualche maniera, il potere dei quartieri che comunque hanno una certa influenza sull’opinione pubblica.
 Anche se mancano pochi giorni all’inizio della manifestazione non è detto che la “spregiudicata operazione contabile” , così la giudicano il Presidente della Commissione comunale bilancio, Andrea Velardita, e il consigliere Teodora Ribilotta , vada in porto.
“Ho già intimato all’ufficio preposto–afferma Velardita – di gestire la situazione contabile rispettando con scrupolo la normativa che regola gli impegni di spesa in base ai dodicesimi. E’ chiaro che chiunque firmi atti che dovessero risultare illegittimi se ne assume in prima persona la responsabilità”. E’ da precisare che in base a quanto richiesto dal Presidente Velardita sarebbe impossibile per l'amministrazione stanziare le somme che ha previsto di spendere.
 “L’operazione di finanziamento del Palio – afferma Ribilotta - deve essere concordata con il Consiglio Comunale, dopo che l’organo consiliare ha approvato il bilancio di previsione. L’idea di avvalersi dei fondi provenienti dal 30% degli incassi realizzati dalla Villa romana è un forzatura che non faremo passare per il semplice fatto che, ad oggi, la convenzione che regola i rapporti fra comune e regione non è stata rinnovata. In questa situazione è facile che si creino dei debiti fuori bilancio e soprattutto che quanto promesso ai quartieri svanisca nel nulla”.
“Continua a manifestarsi in tutta la sua drammaticità – conclude Ribilotta - l’incapacità gestionale di questa amministrazione ben lontana dagli standard qualitativi che servono per gestire un comune come Piazza Armeirina”
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