“Se veramente si vuol far ripartire l’industria culturale e turistica in Sicilia non si può prescindere da una vera autonomia dei parchi archeologici, autonomia non solo culturale ma anche amministrativa e finanziaria in modo tale da dare ai direttori la piena gestione, naturalmente senza nulla togliere alle Sovrintendenze”. Lo afferma il vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino che aggiunge: “E’ stato proprio questo il punto centrale dell’audizione che ho promosso lo scorso 16 febbraio in Commissione Cultura, con la partecipazione dell’assessore Carlo Vermiglio, del dirigente generale Gaetano Pennino e dei soprintendenti regionali, nella quale è emersa la necessità di uno strumento normativo tale da consentire anche ad altri parchi l’autonomia tanto sperata, così come in passato è avvenuto per il Parco della Valle dei Templi di Agrigento”. “All’assessore Vermiglio – prosegue Venturino - ho sottolineato che in assenza di una proposta normativa del Governo in tal senso mi farò carico di presentarne una d’iniziativa parlamentare.
Mi sembrano strumentali e prive di fondamento le notizie apparse in questi giorni che riguardano il Parco della Villa Romana e che invece evidenziano come a qualcuno piaccia apparire sui giornali a tutti i costi”. “Prima di sparare a zero sulla politica e prima di esprimere critiche ingiuste – conclude Venturino – sarebbe opportuno da parte di tutti cittadini e associazioni fare le opportune verifiche sull’attività che viene portata avanti nelle sedi istituzionali ed avere più fiducia nell’azione politica che svolgono i parlamentari del territorio, i quali non hanno altri interessi se non il bene della propria comunità”.
|