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27/04/2016 - 09:06:47

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ENNA - COLLOCATA NELLA PARROCCHIA DI SAN GIORGIO LA STATUA DEL MARTIRE

Il 23 aprile, giorno della festa del grande santo, il parroco, con una solenne celebrazione ha scoperto la statua realizzata da Paolo Previti


Enna - Collocata nella parrocchia di san Giorgio la statua del martire Don Mario Petralia e i suoi parrocchiani, finalmente, dopo tanti anni, realizzano un sogno, e collocano, a loro spese, la statua del titolare della parrocchia, ovvero il martire san Giorgio, morto il 23 aprile del 303. Ed è stato proprio il 23 aprile, giorno della festa del grande santo, che il parroco, con una solenne celebrazione ha voluto scoprire la statua realizzata da Paolo Previti. Presente anche una delegazione del Sacro ordine militare costantiniano di san Giorgio, guidata dal principe Pietro Lanza di Scalea. La statua, del peso di circa due quintali, realizzata a “massa a mettere” con malte, collante e garze è rifinita con tecnica pittorica e raffigura san Giorgio a cavallo in armatura e lancia mentre uccide il drago (metafora del maligno).

Per molti anni, nel muro a sinistra dell’altare è stato collocato un quadro con le stesse caratteristiche, realizzato da Paolo Pecora. È così ora i fedeli, potranno venerare il loro santo, la cui statua, che, a dire di Paolo Vicari, rettore della confraternita Maria Santissima delle Grazie, meglio conosciuta come “Madonna dè Carusi”, potrebbe presto essere accompagnata in processione, poichè predisposta per l’aggancio dei “baiardi” ovvero i legni animati in acciaio su cui poggia la statua stessa che a loro volta poggiano sulle spalle dei confrati portatori. Ma la parrocchia di san Giorgio, meglio conosciuta come “chiesa di sant’Agostino” perchè anticamente intitolata al noto filosofo vescovo di Ippona, e sede di un limitrofo è bellissimo convento agostiniano in totale stato di abbandono e pericolante, è anche conosciuta in città per essere il punto di riferimento del culto verso santa Rita da Cascia, “ patrona dei casi disperati” la cui festa si celebra il 22 maggio, preceduta da un triduo di preparazione. Interessante la predica di don Petralia che ha evidenziato il potere intercessorio dei santi ed ha sottolineato il loro eroismo, come nel caso di San Giorgio che ha dato la vita pur di non tradire il Cristo. Non sono mancati da parte del sacerdote degli accenni alla decadenza morale e religiosa in cui versa parte della società civile ed ecclesiale ma che può essere debellata con un ritorno ai valori evangelici e alla preghiera.

Mario Antonio Pagaria



 

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