ENNA - APPROVATA LA SOLUZIONE DI GESTIONE SRL PER IL SERVZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Su quindici consiglieri Dem solo cinque i presenti e si sono astenuti. Un intervento ha fatto solo Mario Tremoglie, sottolineando il notevole costo dell段niziativa.
Enna. Approvata, la soluzione di gestione Srl del servzio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che, fondamentalmente “porterebbe” il Comune ad uscire dall’Ato. Perché “porterebbe” e non “porta”? Perché a giorni all’Ars sarà approvata la nuova legge sui rifiuti che potrebbe inficiare, a dire del giurista Massimo Greco, quanto deliberato dal Consiglio nei giorni scorsi per due motivi: il primo è dato dal fatto che essendo la Srl comunale una società pubblica, non salverebbe affatto i lavoratori già occupati all’Ato perché la legge prevede che alle società pubbliche si acceda per concorso e questi sono aperti a tutti. Il secondo motivo: la legge che l’Ars si prepara a varare tende ad azzerare gli Ato e le Srr costituendo un’unica agenzia regionale per i rifiuti. Ma vediamo cos’è successo in Consiglio: a causa del clima di tensione che si era venuto a creare il Pd si è praticamente disinteressato dall’opporsi alla costituzione della Srl. Su quindici consiglieri Dem solo cinque i presenti e si sono astenuti. Un intervento ha fatto solo Mario Tremoglie, sottolineando il notevole costo dell’iniziativa.
Sicilia democratica sostanzialmente spaccata, poiché il vicepresidente del Consiglio Gloria si è astenuto mentre il capogruppo Cuci ha votato a favore. I Cinque stelle si sono astenuti ma Davide Solfato ha attaccato duramente il sindaco sottolineando che la città non ha ancora adottato il regolamento per la raccolta differenziata (che scade tuttavia nei primi di luglio), che “mai Enna è stata così sporca e mai è caduta così in basso con il Centro storico ma anche le periferie invase dall’immondizia”. “Non votiamo contro – ha tuonato Solfato - solo per senso di responsabilità e ci asterremo solo per l’emergenza”. Solfato ha inoltre sottolineato che se fosse stato in vigore il reddito di cittadinanza tanto propagandato dai Pentastellati ma mai voluto dal Governo, gli operatori ecologici non avrebbero avuto problemi economici ed ha concluso : “votatevelo voi il provvedimento” sottolineando che il Piano non convince il Movimento cinque stelle. Poi ha attaccato duramente Dipietro sulla discarica di Cozzo Vuturo, i quali liquami tossici confluiscono su due torrenti che vanno ad irrigare le colture di alcune importanti aziende agricole del territorio sottostante per cui la discarica va immediatamente delocalizzata in altro sito: “i morti di tumore ricadranno sulla sua coscienza Sig. Sindaco”. Dipietro ha duramente replicato dicendo a Solfato che il cantiere è di competenza regionale e non comunale ed egli dovrebbe prendersela con i suoi parlamentari che non sono riusciti ad ottenere ciò che chiede il capogruppo grillino. Ma Solfato da noi interpellato ha puntualizzato che il sindaco è il garante della salute dei cittadini e il M5s alla Regione è minoranza.
Mario Antonio Pagaria
Enna. Approvata, la soluzione di gestione Srl del servzio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che, fondamentalmente “porterebbe” il Comune ad uscire dall’Ato. Perché “porterebbe” e non “porta”? Perché a giorni all’Ars sarà approvata la nuova legge sui rifiuti che potrebbe inficiare, a dire del giurista Massimo Greco, quanto deliberato dal Consiglio nei giorni scorsi per due motivi: il primo è dato dal fatto che essendo la Srl comunale una società pubblica, non salverebbe affatto i lavoratori già occupati all’Ato perché la legge prevede che alle società pubbliche si acceda per concorso e questi sono aperti a tutti. Il secondo motivo: la legge che l’Ars si prepara a varare tende ad azzerare gli Ato e le Srr costituendo un’unica agenzia regionale per i rifiuti. Ma vediamo cos’è successo in Consiglio: a causa del clima di tensione che si era venuto a creare il Pd si è praticamente disinteressato dall’opporsi alla costituzione della Srl. Su quindici consiglieri Dem solo cinque i presenti e si sono astenuti. Un intervento ha fatto solo Mario Tremoglie, sottolineando il notevole costo dell’iniziativa.
