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28/07/2016 - 12:41:31

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UNA LETTERA SUL PALIO DI MICHELE SURIANA.

Forse č il caso di fermarsi e riflettere per costruire insieme un Palio dei Normanni su solide basi economiche, pubblicitarie e di ricettivitā adeguatamente coordinate.


Una lettera sul Palio di Michele Suriana. Buon pomeriggio sig. Lo Iacono,
ho letto il Suo editoriale sul Palio di quest’anno e condivido l’accoramento per le sorti immediate dell’evento e, più in generale, dell’immagine turistica che la Città conferisce all’esterno. Ricordo e  ricorderà , anche se più giovane di me, che fino a qualche decennio fa le cornici portafoto più preziose erano realizzate esclusivamente con una lastra d’argento massiccio finemente lavorata. Divenivano col tempo opache e grigie, è vero, ma bastava un po’ di bicarbonato e succo di limone perché riacquistassero la primitiva brillantezza. Molti di  quegli oggetti ornano ancora i nostri mobili. 

Da qualche anno le cornici sono realizzate anche  in bilaminato ( sottile lamina d’argento su altra lamina di rame o alluminio) o tramite deposizione galvanica ( semplice rivestimento d’argento su supporto di resina o porcellana).  La prima soluzione : al costo maggiore della cornice coincideva la necessità di avere una disponibilità di denaro maggiore. In mancanza, prima di comprarla, bisognava organizzarsi per accumulare la somma. Il risultato, come già detto, in termini di qualità del prodotto, di solidità e di durata dell’oggetto era garantito, tanto da essere addirittura lasciato in eredità. La seconda soluzione privilegia l’aspetto economico. Il risultato esteriore è simile al primo, la consistenza, la qualità e la durata sono inferiori. E’ bella finché dura ma deformabile, osservandola bene si percepisce il modesto spessore della materia nobile.

La terza soluzione risolve la momentaneità, l’urgenza. L’oggetto costa ancora meno, i soldi si rimediano, tutto sommato fa bella figura. Se non dura, pazienza, chi vivrà vedrà. In fin dei conti è una cornice che sembra d’argento come le altre. Intuibile il paragone con il Nostro Palio. In quale tipo di cornice vogliamo inserirlo ? Perché siamo giunti a questo punto ? Stretti dalle necessità contingenti, falsamente orientate al raggiungimento di facili obiettivi  e immediati compiacimenti,sono state scelte cornici a basso prezzo, senza consistenza e , peggio, con precario futuro. Vogliamo continuare ? Sono d’accordo con Lei : i Piazzesi hanno coraggio, dignità e volontà, aggiungo, per valorizzare al meglio le esclusive risorse incastonate nel territorio cittadino che rappresentano un continuum turistico. Esattamente come dovrà essere il Palio. Forse è il caso di fermarsi e riflettere per costruire insieme un Palio dei Normanni su solide basi economiche, pubblicitarie e di ricettività adeguatamente coordinate. Perché, dunque, costringerlo in una cornice scadente ?

cordialmente 

Michele Suriana



 

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