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29/04/2017 - 13:28:48

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STA PER COMINCIARE L'ULTIMO ANNO DELLA SINDACATURA. CI STANNO RUBANDO IL FUTURO!

Non solo la cittā č stata amministrata male ma ne č stato compromesso anche il futuro. I numeri parlano chiaro.


Sta per cominciare l'ultimo anno della sindacatura. Ci stanno rubando il futuro! Il sabato del Villaggio di Carmelo Nigrelli

Sta per cominciare l’ultimo anno dell’attuale sindacatura di Piazza e c’è da credere che i prossimi dodici mesi saranno un fuoco d’artificio di piccoli, piccolissimi e disseminati fatterelli costruiti per accontentare il tale amico o la tale famiglia, per blandire un’associazione o l’altra, specie se fantasma, per infittire, insomma, quella rete di clientela da mezza lenticchia che è stata per quattro anni l’unica ragione sociale della peggiore amministrazione che abbia guidato la città negli ultimi 40 anni. E c’è da immaginare che si moltiplicheranno anche le ordinanze (magari sempre alla stessa impresa), le assunzioni trimestrali nella società che gestisce i rifiuti e, magari, tanti altri piccoli e piccolissimi servizi da affidare a persone di dubbia competenza, ma di provata fedeltà. Tanto con la proverbiale distrazione di chi dovrebbe tutelare la legalità …


Ma, mentre tra un caffè e un pizzico di frutta secca ci si chiede quali candidati contenderanno la poltrona di sala delle Luci al sindaco uscente, dato per ricandidato certo questa volta sotto le sbiadite bandiere del Pd, mentre Fabrizio Tudisco ha già avviato da tempo la sua campagna elettorale, anche se con un passo più da centometrista che da maratoneta, l’incognita più grande rimane quella del Movimento 5 stelle. I grillini, dati per ampiamente vincenti in Italia e, soprattutto, nelle imminenti regionali siciliane, a Piazza vivono una condizione strana: da un lato sembrano essere l’unica forza politica che ha mobilitato negli ultimi anni persone comuni e non politici in servizio permanente effettivo, ma dall’altro hanno ridotto via via la loro visibilità man mano che si avvicina la fine della legislatura Che siano spossati per la gran quantità di energie spese per una questione che non è sembrata centrale alla maggior parte della popolazione (l’abbandono della provincia di Enna)? Che siano appiattiti su questioni rivendicativo/sindacali come le bollette dell’acqua e dei rifiuti?


Certo, d’ora in poi, l’opinione pubblica si aspetta che comincino a elaborare proposte relative al possibile sviluppo della città, alla programmazione, all’idea di futuro, insomma, che hanno per questa comunità.
Nel frattempo, però, i militanti del M5S stanno esaminando costantemente l’attività amministrativa e socializzano sul web i risultati in interessanti dossier che meriterebbero ben altra diffusione.
Uno di questi, pubblicato qualche giorno fa su attivista5stelleblog.wordpress.com, spiega, a chi volesse capire, qual è il vero, drammatico danno fatto dall’attuale amministrazione alla città: la mancanza di ogni programmazione futura.
Il dossier ha esaminato i verbali di tutte le riunioni di giunta dal 2014 al primo trimestre 2017, mettendo sotto la lente d’ingrandimento 631 delibere. In tal modo è stato possibile calcolare che ben il 29% delle delibere riguarda incarichi legali!! E che a queste si aggiunge un altro 8% che ha trattato transazioni. In totale 234 delibere sono relative a contenzioni legali. Un record!


Se poi si guarda quali argomenti occupano i primi dieci posti di questa interessante graduatoria, troviamo dopo gli incarichi legali: gestione personale (10% delle delibere); appalti (9%); manifestazioni (7%); patrimonio immobiliare (6%); finanza e bilanci (6%); tributi locali (3%); progetti di lavori e attività (3%); convenzioni (3%) e contributi (3%).
Ricapitoliamo: 37% delle delibere per questioni legali; 19% per atti dovuti (bilanci, tributi, personale); 22% delibere all’interno delle quali potrebbero celarsi anche rapporti clientelari (affidamenti di immobili comunali ad associazioni, contributi, convenzioni, manifestazioni certamente non memorabili). C’è, è vero, il 9% di delibere che riguardano lavori pubblici, ma si tratta di delibere che riguardano appalti, cioè la fase finale di idee, progettazioni, espletamenti di gare pensati, elaborati e finanziati prima delle amministrative del 2013.


Per trovare una voce che riguarda la programmazione, si deve scorrere la lista fino al 13° posto dove si trova “pianificazione” che è presente in 14 delibere su 631, quasi tutte relative a un Piano regolatore generale che è, comunque, un atto dovuto.
Non esiste o quasi la nuova programmazione, l’ampliamento del parco progetti da utilizzare per gli imminenti bandi regionali ed europei, la elaborazione di documenti di programmazione interistituzionale. E non parliamo di sviluppo locale! Niente di niente.


Emerge, dunque, con lampante chiarezza, che chiunque dovrà amministrare nel quinquennio 2018-2023 si troverà alla giuda di una città che non solo andrà in dissesto finanziario, come abbiamo più volte segnalato, dato che le entrate poste in bilancio in questi anni sono decisamente gonfiate, ma sarà priva di strumenti per partecipare ai bandi europei, per ottenere finanziamenti, per recuperare la leadership territoriale che aveva conquistato negli anni. E tutto mentre i servizi pregiati che ne facevano una polarità sono persi, messi a rischio o ridimensionati: non c’è più alcun corso di laurea; l’ospedale è ridotto a un poliambulatorio; molte scuole superiori sono in evidente crisi di iscritti; la città è scomparsa dal panorama turistico-culturale a vantaggio di altri centri dell’interno.
Un vero e proprio deserto per uscire dal quale ci vuole un mosè in grado di guidare oltre la comunità. C’è oggi una tale personalità nel panorama locale? Non mi sembra, al momento. Neanche tra i grillini. C’è da perdere ogni speranza? Non so. Al momento la fine del tunnel non si vede. 



 

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