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18/07/2017 - 08:55:38

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NEL MANIFESTO DEL PALIO DEI NORMANNI BRUCIA UNA MOSCHEA. INTERVENGA IL PREFETTO

Una scelta grafica infelice visto che spesso l’ISIS ha rappresentato il proprio odio verso la religione cristiana raffigurando la basilica di San Pietro in Vaticano che brucia.


Nel manifesto del Palio dei Normanni  brucia una moschea. Intervenga il Prefetto Il Palio dei Normanni continua a scivolare verso il basso. Come avevamo ampiamente previsto la manifestazione rimane al palo, non vi sono novità di rilievo sulla sua gestione, rimane preda di interessi politici e sia dal punto di vista dello spettacolo che da quello del coinvolgimento non resta che aspettarci gli stessi risultati negativi dello scorso anno. Occorrerà attendere il 2019 e tutta una serie di aggiustamenti per riportare quella che era la manifestazione principale della città di Piazza Armerina ai fasti di un tempo,  quando la regione siciliana la finanziava,  se ne parlava su importanti giornali e poteva a tutti gli effetti essere considerata un attrattore turistico. 

Che si stia gestendo qualcosa di cui non si riesce a comprendere l’importanza per la città è anche evidente dal manifesto scelto quest’anno per reclamizzare il Palio nelle città vicine. Sullo sfondo di un cavaliere (con tanto di elmetto moderno) si vede bruciare una moschea. Una scelta grafica infelice visto che spesso l’ISIS ha rappresentato il proprio odio verso la religione cristiana raffigurando la basilica di San Pietro in Vaticano che brucia.
Sappiamo benissimo che all’interno dell’organizzazione del Palio non vi è nessuno che abbia conoscenze nel settore della comunicazione ma questo è un errore che potrebbe costare caro se  qualche sconsiderato dovesse interpretarlo come una provocazione. In ogni caso potrebbe scoraggiare turisti e appassionati a ritrovarsi in un luogo affollato dove si narrano vicende non proprio favorevoli agli arabi e dove si esalta la violenza verso i musulmani. 

Comprendo che molti vedono il Palio come un giocattolo a cui dedicarsi alcuni mesi dell’anno ma questa volta si è andati un po’ oltre, è forse il caso che il Prefetto intervenga facendo notare agli organizzatori che in questi casi occorre essere anche responsabili.



 

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