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19/01/2018 - 09:47:48

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E' INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE: TUTTI BUGIARDI!

Da una astratta valutazione in base ai loro programmi, si potrebbe scegliere indifferentemente qualsiasi formazione politica.


E' iniziata la campagna elettorale: tutti bugiardi! Da parte dei rappresentanti di tutte le forze ( forze ?) politiche il loro programma presentato in vista delle prossime elezioni è : Riduzione delle tasse, aumento delle pensioni, reddito di cittadinanza, agevolazioni per le imprese, detassazione delle nuove assunzioni  di personale ed altre geniali trovate che, via via si avvicinerà la data del voto, ognuno ha già pronte da sparare all’ultimo minuto.

Da una astratta valutazione in base ai loro programmi, si potrebbe scegliere indifferentemente qualsiasi formazione politica. 
Premesso che non sarà consentito al nuovo governo di aumentare quel debito pubblico  che, nonostante certe assicurazioni continuamente date cresce giornalmente, nessuno dei contendenti ha fatto il minimo cenno da dove dovranno arrivare i fondi necessari.
Al  nuovo governo non sarà consentito dai trattati europei di fare quello che fecero i governi Berlusconi, di aumentare il debito pubblico da 1500/miliardi a 2000/miliardi di eu.
Ieri sera in una trasmissione nella sua rete televisiva  “ la  4”, Berlusconi, dopo avere sviscerato il programma del centro destra, alla richiesta del conduttore di parlare della provenienza dei soldi per la realizzazione di questo suo programma rispose,  sfogliando delle carte, che  il costo sarebbe di cento miliardi di euro e che la previsione delle somme a disposizione sarebbe stata di centoquattro miliardi di euro, senza scendere nel dettaglio.
Tenne a sottolineare che il debito pubblico lasciato al momento delle sue dimissioni  era di circa duemila miliardi di euro, mentre quello lasciato da Renzi superava i duemiladuecento miliardi, senza tener conto che tra lui e Renzi c’erano stati anche altri due Presidenti del Consiglio: Monti e Letta.
Ma nel suo exursus Berlusconi si era dimenticato di dire che il debito pubblico a lui lasciato, al momento del suo primo incarico, era di circa millecinquecento miliardi di euro, mentre quello da lui lasciato a Monti superava i duemila miliardi di euro, con un aumento di circa cinquecentomila miliardi di euro.
Dettaglio questo che, per riguardo a Berlusconi, l’attento conduttore ritenne di non rilevare.


In compenso Renzi fa di tutto per compromettere, come forse di fatto ha compromesso, il risultato elettorale del P.D. Non tanto per l’uscita dal P.D. di Grasso, fatto di scarsa rilevanza elettorale, che anzi doveva anche essere considerato  positivo per fare chiarezza all’interno del P.D. visto che da tempo il Presidente del Senato remava contro,ma per non avere espressamente dichiarato che, nel caso di un favorevole risultato elettorale, per la Presidenza del Consiglio sarebbe stato confermato Gentiloni il quale, oltre ad avere  bene operato nel corso suo mandato, i sondaggi lo danno preferito rispetto a tutti gli altri nominativi  valutati.
Ma nei dibattiti in corso nessuno parla delle dismissione  dell’ingente patrimonio immobiliare che, unitamente a circa 8000 società partecipate dallo Stato dalle Regioni e dai Comuni, divora ogni anni migliaia di miliardi, senza realizzare gli scopi per i quali sono state create, ed il cui ricavato potrebbe ridurre in modo sostanzioso il nostro debito pubblico.
Solo in questo caso le belle ( o balle) promesse elettorali potrebbero essere realizzate, mantenendo il debito pubblico entro i limiti fissati dai trattati europei.
Debito pubblico che, nonostante le continue assicurazioni continua ad aumentare.

ANDAMENTO DEBITO PUBBLICO
9/11/2017 ( data della mia prima segnalazione ) EU  2440/ miliardi
19/1/2018  alle ore 8,40                                       EU  2457/miliardi
In 70 giorni è aumentato di                                  EU      17 /miliardi
pari a circa 34.000/ miliardi di vecchie lire  

(Dato rilevato on line dal sito Italiaora che pubblica interessanti dati in tempo reale).

Angiolo Alerci               



 

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