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30/01/2018 - 08:24:58

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LA BOSCHI CANDIDATA NELLA NOSTRA CIRCOSCRIZIONE: UNA OCCASIONE PER ME…..

Un chiarimento sulla proposta di riforma del Senato della Repubblica su cui non ho mai ricevuto risposta


La Boschi candidata nella nostra circoscrizione: una  occasione per me….. Un’occasione per chiarire un avvenimento che, nonostante ripetutamente da me richiesto, non è stato esaudito. Il 29 aprile 2014, nello spirito di una richiesta collaborazione, invia al Presidente Renzi una mia proposta relativa alla modifica della composizione del nuovo Senato, in vista della riforma costituzionale successivamente bocciata dal referendum.

La mia proposta era la seguente
Nuovo Senato composto da n.100 membri così suddivisi :
n.60- Consiglieri Regionali ( Presidente della Regione, Presidente dell’Assemblea e un terzo membro espressione delle minoranze);
n.20 – Sindaci dei Capoluoghi di Regione
n. 6 - in rappresentanza dei Sindacati
n.4 - in rappresentanza  delle organizzazioni dei datori di lavoro;
n.10- da parte del Presidente della Repubblica da scegliere tra i rappresentanti del mondo accademico e delle professioni.

Sottolineavo che un tale Senato avrebbe potuto svolgere le funzioni del CNEL, del quale era prevista l’abolizione ( cosa successivamente non avvenuta per la bocciatura del richiamato referendum costituzionale).
A distanza di due mesi della mia proposta la Commissione Affari Costituzionali del Senato approvò la seguente composizione:
Nuovo Senato composto da n. 100 membri così suddivisi:
n.75 – Consiglieri regionali
n.20- Sindaci
n. 5 – Nominati dal Presidente della Repubblica
 inserendo l’ immunità, un discutibile sistema elettorale e competenze che contribuirono ad affossarne la riforma ed a restituirci il costoso ed inutile bicameralismo paritario.
Si trattava di un copia-incolla della mia proposta notevolmente peggiorata, con l’  eliminazione delle rappresentanze delle forze sociali.
Dopo l’approvazione della legge da parte del Senato, con una  lettera aperta indirizzata al Ministro Boschi ed alla Presidente della Commissione affari Costituzionali del Senato Finocchiaro, lettera trasmessa alle stesse anche nella forma usuale, dopo avere sottolineato quanto sopra è stato evidenziato, concludevo chiedendo di conoscere se esistesse agli atti del Senato, prima della mia proposta avanzata il 29 aprile 2014, altra proposta simile per verificare se involontariamente avessi commesso io un’ azione di “ plagio”.

Le suddette Signore non hanno ritenuto di dare alcun riscontro alla mia richiesta, pubblicata da diverse testate on line ed inserita  nel mio secondo volume di “Cronaca e riflessioni sulla politica italiana”.
La legge, che non superò il voto referendario, è passata alla storia  come “ legge Boschi”, viziata però di plagio.
Renzi, invece, mi fece pervenire la seguente mail:

“Gentile Angiolo, la ringrazio per le sue mail, per le sue  proposte e  per le sue critiche. Le ho lette molto  volentieri. A volte, come vede, rispondo con un po’ di ritardo ma tengo molto ad avere un contatto diretto con i cittadini attraverso questa casella di posta elettronica. Mi scriva quando vuole. Un saluto Matteo Renzi. “

angiolo alerci



 

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