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28/10/2011 - 13:14:53

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CONFARTIGIANATO - È STATO UN ANNO DIFFICILE E IL FUTURO NON PROMETTE NULLA DI POSITIVO

Nell'ultimo anno l'Associazione si è spesa molto sul territorio per dare un contributo per la crescita delle imprese



Per il mondo imprenditoriale è iniziata una nuova stagione che porta verso scenari tutti da scoprire, una stagione nuova che però, purtroppo, non fa trasparire segnali positivi di sviluppo e crescita. Per la Confartigianato Enna è, così, tempo di fare un bilancio degli ultimi mesi e guardare al futuro. Nell'ultimo anno l'Associazione si è spesa molto sul territorio per dare un contributo per la crescita delle imprese che troppo hanno sofferto gli effetti della crisi che sul territorio ennese è stata accentuata da scelte piuttosto discutibili da parte della politica regionale e nazionale che non ha saputo prestare la giusta attenzione alle necessità del territorio.

Tra le proposte avviate dalla Confartigianato, molto apprezzato è stato il progetto dell’Albergo Diffuso per la quale è arrivata una proposta di legge regionale. Sono stati svolti degli incontri in provincia con i sindaci. L’obiettivo della Confartigianato – attraverso l’Albergo Diffuso – è quello di incrementare la ricettività turistica valorizzando i centri storici ed i borghi in modo da creare prospettive di sviluppo e muovere l’edilizia.
E proprio il settore edile è quello che maggiormente sta soffrendo gli effetti della crisi. Alcune decisioni hanno decretato la morte di micro e piccole imprese. Il dito delle imprese è certamente puntato sul decreto che ha dato il via libera agli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate dove, con la semplice presunzione di colpevolezza derivante da una posizione debitoria ancora da accertare, viene richiesto il pignoramento al contribuente. In tanti casi, però, le imprese hanno difficoltà a pagare e per loro il pericolo delle ganasce è realtà; la normale conseguenza è quella di veder crescere il lavoro nero.

Altro tema scottante che ha accentuato la preoccupazione generale è stata la possibilità di abolizione delle Province Regionali. Anche qui la Confartigianato è stata in prima fila mostrando tutte le proprie perplessità per una proposta vessatoria nei confronti del territorio ennese. Il mondo imprenditoriale ha infatti temuto l’ultima nefandezza per la provincia di Enna. Ma come spesso si è sottolineato, la preoccupazione è arrivata da una situazione di stasi nel campo edilizio e, soprattutto, nei Fondi Fas. La pressione di Confartigianato ha contribuito a sbloccarli e a far prendere una boccata d’ossigeno al territorio. L’esempio più evidente è lo sblocco dei cantieri della Nord-Sud, ma i fari sono puntati anche alle piccole opere sulla viabilità provinciale. L’Associazione, infatti, già da tempo sostiene che la Sicilia, e con essa Enna, dovrebbe essere un cantiere aperto. In tal senso il Presidente Provinciale, Mario Cascio, ha tracciato un’analisi della situazione ennese: “Non ci sono spiragli  sull’apertura di cantieri e dire che di progetti ce ne sono, ma in alcuni manca il finanziamento ed il tal senso è eclatante la vicenda della Panoramica dove da anni si attende lo sblocco dei fondi”. Ma l’indice dei bandi d’appalti provinciali, ad esempio, presenta progetti per la ristrutturazione di edifici o strade provinciali che bisognerebbe sbloccare.


È così sotto gli occhi di tutti che c’è in atto un impoverimento che provoca una fuga da questa provincia. Cascio ha quindi lanciato l’allarme per i ritardi nei pagamenti dei SAL (stato avanzamenti lavori) da parte degli enti appaltanti ed anche questo aspetto non fa altro che creare ulteriori difficoltà economiche alle imprese. E non va meglio quando si tratta di coinvolgere le banche, ha aggiunto il Segretario Provinciale Rosa Zarba, che ha lanciato l’allarme: “Le banche, in mezzo a tutta questa crisi, frenano perché hanno paura e non danno assistenza alle imprese che ne hanno bisogno”. Se questo andazzo dovesse continuare a reggere, il rischio di un avanzamento dell’usura si farebbe spazio tra le imprese che, una volta essersi viste chiudere la porta in faccia, potrebbero cedere allo strozzamento del malaffare con conseguenze facilmente intuibili. La Confartigianato, in tema di legalità, ha più volte auspicato e chiesto maggiori controlli sulle imprese che si aggiudicano appalti per evitare infiltrazioni di tipo mafioso.

Alla luce del desolante quadro creatosi nel 2011 – fatto di tante promesse non realizzate – e con un nuovo anno alle porte l’invito rivolto dalla Confartigianato Enna, per tramite del Presidente Mario Cascio ed il Segretario Rosa Zarba, alle istituzioni è  quello “di dare una scossa all’economia territoriale utilizzando quegli strumenti necessari e di stare accanto alle nostre imprese perché sono loro quelli che hanno la possibilità di far creare sviluppo, ma hanno bisogno di sentire vicini banche ed istituzioni”. In questo desolante quadro a farne le spese sono soprattutto i giovani; oggi si registra un tasso di disoccupazione giovanile del 28% che si renderà più pesante il prossimo anno perché non si vedono nuovi e positivi spiragli. La speranza, dicono Cascio e Zarba, è che la nuova legge sull’apprendistato possa aiutare i giovani, ma anche essere sostenuta dalla Regione. C’è, infine, la necessità che ci sia fortemente una piena sinergia con l’università attraverso l’innovazione e la ricerca. Solo così i giovani potrebbero vedere un futuro meno nero davanti a loro.



 

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