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06/12/2013 - 12:39:38

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DOPO 70 ANNI LA CORTE COSTITUZIONALE BATTE UN COLPO

Tutte le leggi elettorali approvate ed utilizzate dal 1946 in poi ,hanno sempre presentato gravissimi aspetti di incostituzionalità


Dopo 70 anni la Corte Costituzionale batte un colpo

Il giorno 4 dicembre 2013 rappresenta una data che passerà alla storia: la Corte Costituzionale, finalmente, ha trovato un po' di tempo per affermare la incostituzionalità della legge elettorale denominata “porcellum”,
E' stata la Presidenza Gallo che,entrando nel merito della legge ha dichiarato, subito dopo la sua elezione, “ che ,dall'esame della legge elettorale vigente, spunta il dubbio di una scarsa, anzi scarsissima tenuta costituzionale che riguarda l'entità del premio di maggioranza.
La decisione della corte è andata oltre la previsione del Presidente Gallo perchè ,oltre a ritenere incostituzionale l'entità del premio,ha dichiarato incostituzionali le liste bloccate senza preferenze, che sostanzialmente non eleggono, ma nominano, rappresentanze elettorali.

 


Purtroppo la verità è molto più grave; tutte le leggi elettorali approvate  ed utilizzate dal 1946 in poi ,hanno sempre  presentato gravissimi aspetti di incostituzionalità ,ignorati dalla Corte perchè non sollevati  con le forme opportune.
Per il furto di un pollo la magistratura si attiva d'ufficio,mentre per  gravi decisioni che hanno mortificato e continuano a mortificare le norme costituzionali ,la Corte se ne sta alla finestra ,aspettanto che qualche Giudice ne sollevi il problema.
Fin dal 1988,con una mia relazione pubblicata sulla Rivista The Lion del mese di novembre 1988 ,argomentai che la prima legge elettorale adottata per tutte le elezioni fatte dal 1946 in poi, presentava notevoli vizi di incostituzionalità per il sistematico mancato rispetto dell'art.51 della Costituzione che afferma “”Tutti i cittadini,dell'uno e dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici ed alle cariche elettive in condizione di uguaglianza””

Infatti.
Un candidato in una circoscrizione di Kmq 3415 (Genova) non si troverà nella stessa condizione di un candidato di una circoscrizione di Kmq 24049 (Sardegna),
un candidato in una circoscrizione con una popolazione di oltre 4.600.000 abitanti ( Roma) non si troverà nelle stesse condizioni di un candidato di una circoscrizione con 330.000 abitanti  (Campobasso),
un candidato la cui circoscrizione è composta di ben 649 comuni (Torino) non si troiverà nelle stesse condizioni di un candidato la cui  circoscrizione è formata  da 73 comuni (Firenze).

Altra situazione particolare riguarda la elezione del Senato della Repubblica.
Il  nostro paese venne suddiviso in 218 circoscrizioni per la elezione di 218 Senatori.
Con la legge costìtuzionale del 27/12/63, venne elevoto a 315 il nimero dei senatori da eleggere,lasciando in 218 i collegi elettorali.
Ciò ha impedito ad un notevole numero di cittadini di  potersi candidare, mentre ha agevolato di fatto i senatori uscenti che, per eleggerne 315, concorrono  candidati di 218 collegi.
Morto il Porcellum si parla di una possibile utilizzazione del Mattarellum, ma è indispensabile una modifica per quanto riguarda la nomina del 25% dei candidati alla Camera dei deputati, presenti in liste bloccate.
La Corte,infatti,ha ritenuto giustamente incostituzionale la norma che prevede liste bloccate ,senza preferenze.
Evitiamo di correggere il pasticcio del Porcellum con altro pasticcio.

 


 



 

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