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22/03/2014 - 09:41:05

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PAPA FRANCESCO: “MAFIOSI, FINIRETE ALL'INFERNO”

Il Santo Padre ha incontrato i parenti delle vittime della mafia e lanciato un appello ai criminali: ''Convertitevi per non finire all'inferno, è quello che vi aspetta se continuate su questa strada.


Papa Francesco: “Mafiosi, finirete all'inferno”

”Sento che non posso finire senza dire una parola ai protagonisti grandi assenti di oggi, agli uomini e alle donne mafiosi: per favore cambiate vita, convertitevi, fermatevi nel fare il male. Noi preghiamo per voi, convertitevi, ve lo chiedo in ginocchio”. Così Papa Francesco ha terminato l’incontro con familiari delle vittime della Mafia, organizzato dall’associazione Libera nella chiesa di San Gregorio VII di Roma: “Convertitevi – ha insistito il Pontefice – per non finire all’inferno, è quello che vi aspetta se continuate su questa strada. Avete un papà e una mamma, pensate a loro”. “Il desiderio che sento è di condividere con voi una speranza: che il senso di responsabilità piano piano vinca sulla corruzione in ogni parte del mondo e questo deve partire dalle coscienze e da lì risanare le relazioni, le scelte, il tessuto sociale così che la giustizia prenda il posto dell’iniquità”, ha aggiunto il Santo Padre.


L’incontro tra Papa Francesco e i parenti delle vittime della mafia è stato organizzato dall’associazione di Don Luigi Ciotti in occasione della XIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. E’ la prima volta che un Papa prega accanto ai familiari delle vittime delle organizzazioni criminali. Don Ciotti, che è entrato nella chiesa tenendo per mano il pontefice, ha affermato: “Non sempre la Chiesa ha mostrato attenzione alle vittime delle mafie e al fenomeno della criminalità organizzata. Non sono mancati – infatti – eccessi di prudenza e sottovalutazione, ma per fortuna c’è stata anche tanta luce: il grido profetico di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi e l’invito di Benedetto XVI a Palermo, quando ci ha chiesto: non cedete alla suggestioni della mafia, che è una strada di morte. Ma non basta”, ha dichiarato don Ciotti, fondatore di Libera, rivolgendosi al Papa all’inizio della veglia. “Le mafie, la corruzione, l’illegalità, la violenza assassinano la speranza e sono queste speranze spezzate o soffocate che oggi vogliamo condividere”.

Alla cerimonia hanno partecipato 900 familiari delle vittime di mafia in rappresentanza delle oltre 15mila persone che hanno perso un loro caro. Tra i presenti alla commemorazione anche i fratelli di di don Pino Puglisi e di don Giuseppe Diana.

 




 

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