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28/07/2014 - 08:32:31

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ASL - ATTENTI ALLE ONDATE DI CALORE

La pressione può abbassarsi a tal punto da portare allo svenimento. Quando ciò si verifica, è necessario trasportare subito la persona in un luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato


Con l’avvento della stagione estiva anche quest’anno l’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, diretta dal Commissario Straordinario dott. Giuseppe Termine, dal Direttore Amministrativo dott. Salvatore Messina e dal Direttore Sanitario, dott. Emanuele Cassarà,  si è allertata per affrontare in maniera adeguata e preventiva le problematiche legate alle ondate di calore. 
In particolare il Direttore Sanitario del Distretto di Enna, Antonino Nocilla, ha rilevato che, pur non insistendo nel territorio provinciale aree metropolitane nelle quali gli effetti del caldo risultano essere potenziati da fattori tipici di queste aree (fenomeno dell’ “isola di calore urbana”) tuttavia, in considerazione degli spostamenti della popolazione in aree calde o di villeggiatura, è possibile che alcune fasce di popolazione, come gli anziani, i pazienti affetti da patologie croniche (diabete mellito, obesità, insufficienza renale, malattie respiratorie, cardiopatie, malattie del fegato, neoplasie) e i bambini,  possono andare incontro a problematiche serie correlate all’aumento della temperatura ambientale.

 

“E’ noto che Il caldo - così riferisce Maria Angela Nicolosi, Referente per il Distretto Sanitario di Enna del Programma divulgativo sugli effetti del caldo sulla salute Estate 2014, causa effetti sulla salute in quanto interviene sul sistema di termoregolazione della temperatura corporea.  L'organismo umano è dotato di un complesso sistema di termoregolazione che permette entro certi limiti l'adattamento alle variazioni della temperatura ambientale. Il processo di acclimatazione richiede, tuttavia, un certo periodo di tempo per realizzarsi (da pochi giorni ad alcune settimane). Il colpo di calore e il colpo di sole sono condizioni patologiche che si determinano per l'incapacità del nostro organismo a rispondere in modo adeguato alle variazioni ambientali. Queste sindromi non sono legate necessariamente all'esposizione al sole, potendosi manifestare anche in ambiente chiuso, ma sono provocate da condizioni ambientali di elevata temperatura esterna, ridotta ventilazione e soprattutto elevata umidità relativa, che non consente all'organismo un'adeguata dispersione del calore corporeo attraverso la sudorazione”. 

 

Al tal scopo, nell’ambito dell’integrazione Ospedale-Territorio, l’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’Ospedale “Umberto I” di Enna si è resa disponibile  ad accogliere e assistere, sia in regime ambulatoriale che di ricovero, le esigenze della popolazione derivanti dall’”ondata di calore”. Come spiega Mauro Sapienza, Direttore della Struttura Medica Ospedaliera, “ i sintomi più comuni del colpo di calore sono caratterizzati da alta temperatura corporea (41-43°C) pelle calda e secca al tatto,  vertigini, mal di testa, agitazione, aggressività, allucinazioni che possono precedere la perdita di coscienza. Il respiro è accelerato, il cuore batte disordinatamente e la pupilla appare dilatata. La pressione può abbassarsi a tal punto da portare allo svenimento. Quando ciò si verifica, è necessario trasportare subito la persona in un luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato. La persona va, quindi, sdraiata sulla schiena con le gambe sollevate. Inoltre, è necessario eliminare gli abiti, immergere la persona in acqua fredda (massaggiando la pelle e le estremità) oppure esporre la persona a un ventilatore (strofinando contemporaneamente la pelle con una soluzione salina alcolica ghiacciata) e, il più rapidamente possibile, accompagnare la persona in ospedale. Se, poi, non si ha la possibilità di immergere completamente la persona in acqua fredda può essere utile tamponare più volte il corpo con un asciugamano o un panno imbevuti di acqua fredda allo scopo di far scendere la temperatura. Se possibile, è bene anche mettere una borsa di ghiaccio sulla testa”.

 



 

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