.

13/09/2014 - 17:46:19

             1671

StartNews.it

 

REFERENDUM: DUE INTERVENTI, UNO A FAVORE ED UNO CONTRO AL PASSAGGIO DI PIAZZA ARMERINA CON CATANIA

Pino Maniscalco e Fabrizio Tudisco parlano delle conseguenze sul passaggio a Catania. Soluzioni per il Chiello, problemi per i forestali


Per il SI
Pino Maniscalco – Movimento 5 Stelle

Salvataggio ospedale Chiello possibile

 

 

 

 

Nel libero Consorzio di Catania, con l'adesione dei tre Comuni di Gela, Niscemi e Piazza Armerina, aumenterà la popolazione residente.
Se le Aziende Sanitarie Provinciali (le A.S.P.) dovranno coincidere, come sembra ovvio, con il territorio dei liberi Consorzi, si dovrà ricalcolare il numero dei posti letto.
Secondo il Decreto Balduzzi deve esserci un rapporto pari a 1:60 tra i posti letto delle strutture ospedaliere e la popolazione residente . Un posto letto ogni 60 residenti.
A conti fatti ai 127.055 residenti in più dovranno corrispondere 2118 posti letto in più. Calcolando una distribuzione proporzionale e quindi equa dei posti letto tra le tre Città che hanno già deciso di aderire al libero Consorzio di Catania, si vede come alla struttura ospedaliera del Chiello, spetterebbero 368 posti letto, superando anche il minimo di 120 posti per struttura. Anche a voler immaginare di raddoppiare il rapporto posti letto / popolazione residente da 1 : 60 a 1: 120, la struttura ospedaliera di Piazza Armerina rimarrebbe sempre al di sopra dei 120 posti letto [184].
Quindi, l'adesione al libero Consorzio di Catania è un'opportunità per la nostra comunità.
Sfido tutti coloro che pensano di rimanere nella ex provincia di Enna a smentire questo ragionamento fondato sui numeri e li invito ad assumersi le proprie responsabilità davanti la cittadinanza.


Per il No
Fabrizio Tudisco – Fratelli d’Italia

Problemi per i forestali


 

 

L’imminenza della consultazione referendaria di giorno 21 settembre e la necessità di dare profondi spunti di riflessione all’elettorato Piazzese per una scelta di voto consapevole e lungimirante per lo sviluppo di Piazza Armerina e del territorio, m’inducono ad aggiungere alle pregresse motivazioni – già rese note- per votare NO al libero consorzio di Catania la seguente ulteriore motivazione:
Piazza Armerina  ha, tra le principali risorse occupazionali, circa trecento braccianti agricoli-forestali nelle diverse tipologie di 78,101 e 151 giornate lavorative che  consentono ad una fetta consistente delle Famiglie Piazzesi di sopravvivere grazie alle risorse boschive del territorio provinciale di Enna. La nuova e scadente legge sull’istituzione dei liberi consorzi ancora ad oggi non specifica chiaramente le competenze amministrative dei nuovi organismi territoriali anzi li demanda ad una successiva legge regionale. Pertanto legittimamente esterno la mia profonda preoccupazione che la consistente forza-lavoro ed occupazionale dei braccianti agricoli-forestali  di Piazza Armerina ,in un contesto di un cambiamento territoriale con il libero consorzio di Catania/Gela con le relative incognite che lo accompagnano, possa essere gravemente compromessa e danneggiata nei diversi aspetti logistici ed economici con possibili trasferimenti e spostamenti territoriali dei lavoratori su Catania o Gela. Pertanto, rivolgo a tutti i Braccianti agricoli-forestali di Piazza Armerina l’appello a votare NO al referendum confermativo del 21 settembre al fine di aderire ( e restare) con il Libero Consorzio di Enna.
Piazza Armerina 11 settembre 2014



 

   Iscriviti alla nostra Mailing List

>

StartNews.it
Blog
sede:  Piazza Armerina
email: info@startnews.it