La vicenda del punteruolo rosso potrebbe essere considerata emblematica per tentare di trovare una chiave di lettura dell’azione amministrativa svolta dal sindaco Miroddi. Sarebbe bastato prevedere e programmare in tempo gli interventi di prevenzione per evitare la morte di numerosi alberi, causata dal noto coleottero. Purtroppo però questa amministrazione, come ci siamo più volte lamentati, non è in grado di programmare nulla, neanche una semplice disinfestazione che, secondo gli esperti e come avveniva negli anni precedenti, va effettuata ogni 4 mesi.
Dall’estate del 2013 le piante, importantissime per l’abbellimento della città, sono state abbandonate a se stesse e il punteruolo rosso non ha avuto difficoltà a infestarle causando la morte di almeno una decine di palme. Nel passato gli interventi dell’amministrazione non si limitavano a prendersi cura degl’alberi di proprietà comunale ma erano diretti anche alle palme di privati cittadini, oggi il comune non solo non si prende cura delle proprie piante ma non effettua neanche le procedure corrette per la rimozione di quelle malate, consentendo così che al punteruolo rosso di “migrare” alla ricerca di altri alberi. Le parti recise della pianta dovrebbero infatti essere racchiuse in sacchi e subito bruciate, ma in una delle foto pubblicate si può osservare che i rami recisi giacciono abbandonati a terra a pochi metri da altre palme.
 Nel frattempo l’assessore al verde pubblico e vicesindaco, Giuseppe Mattia, in base a quanto dichiarato su Facebook dal suo “ufficio stampa”, è impegnato ad organizzare a Piazza Armerina un convegno sugli UFO. E’ chiaro che tra una potenziale invasione di alieni e quella concreta del punteruolo rosso l’assessore preferisce immergersi negli spazi intersiderali da cui notoriamente i problemi reali del nostro piccolo pianeta sembrano miserevoli e non degni di attenzione.
Se per un problema in fondo così banale, ma importante per la città, l’amministrazione non riesce a trovare risorse ne a programmare interventi ci sembra chiaro che non ci si può aspettare che problemi di ben altra portata vengano affrontati e risolti.
Il punteruolo rosso avrà da sfamarsi ancora per qualche anno a Piazza Armerina lasciandosi alle spalle solo qualche ceppo, testimone di un tempo in cui le palme crescevano rigogliose. Più che una constatazione a tutta l'aria di essere un presagio.
Nicola Lo Iacono
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