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02/02/2017 - 10:25:26

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RENZI NON VINCEREBBE NEMMENO COL SORTEGGIO

Sembra fuori dalla realtà quando sogna di vincere alle elezioni con il 40 % delle europee.


Renzi non vincerebbe nemmeno col sorteggio Controcanto

di Sergio Rossitto

Eccolo di nuovo! A Rimini, di fronte al suo popolo (o presunto tale), due mesi  dopo la grande sconfitta che lo ha costretto a dimettersi da premier. Avevamo pensato che il suo lungo silenzio, interrotto solo dalla piatta intervista a Repubblica, fosse dovuto ad una pausa di riflessione. 

Starà preparando un discorso pieno di nuovi spunti, ci stupirà con un'idea originale per rilanciare il PD, ci comunicherà finalmente la sua visione della sconfitta referendaria con un'analisi seria e approfondita? O magari, avrà approfittato del maggior tempo a disposizione per portare a termine la lettura  del "Napoleone di Notting Hill" di Chesterton, libro che già citava nel luglio del 2014 nel castello di Presule in Alto Adige, nel cuore delle Dolomiti, in cui si può leggere: "Che cosa accadrebbe se il re d'Inghilterra venisse eletto tramite un sorteggio?" 

Macché, nulla di tutto questo! 
Attacca l'Europa, dice che serve una politica all'altezza dei tempi, veloce nell'avere idee nuove e nel concretizzarle. Poi, tanto per cambiare, celebra se stesso e il suo governo, dimenticando che, proprio per le decisioni prese, è stato sonoramente bocciato dal suo elettorato. Fa antipolitica e politica insieme, il tutto condito da insulse battute e smorfie. 
Forse è stanco, non riesce più a dire cose nuove. Sembra addirittura fuori dalla realtà quando sogna di vincere alle elezioni con il 40 % delle europee. Solo lui e Sgarbi ritengono possibile questa eventualità, non ci credono ormai più neanche i renziani rimasti fedeli solo per garantirsi uno dei posti che non prevedono il voto dell'elettore. 
In questo modo il golden boy, consapevole di essere finito politicamente, lucrerà rafforzando la sua posizione in Parlamento, acquisendo 100 deputati di qualità (alla ciaone Carbone o alla Faraone, per intenderci) col meccanismo dei capilista bloccati. Sarà aiutato da questo gentile omaggio della Consulta che, disattendendo il suo mandato di difesa della Costituzione e dei diritti degli elettori che dovrebbero essere messi in condizione di scegliere con un voto libero i propri candidati, ha di fatto partorito questo vergognoso mostro giuridico-costituzionale per favorirlo. Gli ha pure offerto su un piatto d'argento il sorteggio, quello stesso che Mirello Crisafulli, da lui sempre avversato, avrebbe vinto. Ricordate il suo storico leit motiv: "A Enna io vinco col maggioritario, col proporzionale e anche col sorteggio”! 

Ma l'ex premier, che forse pensa di essere come il re d’Inghilterra da lui stesso evocato, non si rende ancora conto che anche il sorteggio, dopo gli elettori, non vorrebbe più sentirne di lui! 
Possibile che non capisca che nonostante questi aiuti e' ormai al tramonto come io credo? 
Così deve pensarla Barca se, contestualmente, lancia la sua proposta alle sinistre del PD, a tutti coloro che si riconoscono nell'art. 3 della Costituzione. "Da dove ripartire per ritornare uniti", dice lui. 
E deve pensarlo anche Freccero se, in un'intervista rilasciata durante un'assemblea nazionale organizzata dall'Altra Europa con Tsipras, alla domanda:"Come crede possa risorgere una sinistra?" ha risposto:"Io penso che il vero problema e' quello di abbattere il PD e con esso il pensiero unico che il Partito Democratico rappresenta, questo è il problema principale per far rinascere la sinistra in questo paese". 

E ne sarà più che certo D'Alema se ha riunito i comitati del NO per dar vita al movimento Consenso, un tentativo (l'ennesimo?) di ricostruire il centrosinistra. Tante personalità politiche tra cui Rossi e Speranza, un vero e proprio bagno di folla per il battesimo di questo nuovo soggetto definito movimento dal suo creatore che però tiene a precisare: "Consenso non è un partito, ma ci prepariamo a tutte le evenienze", accreditandolo addirittura di un buon 10% alle prossime elezioni! E si affida ad una frase di Orazio: "Quandoquidem dormitat Homerus" cioè ogni tanto Omero inciampa, per argomentare il suo ennesimo tentativo di distruggere il PD. Per l’incauto accostamento Orazio e lo stesso Omero sobbalzano nelle loro tombe. 

E mentre noi discutiamo di queste bazzecole il mondo intorno a noi va a fuoco. Sembra quasi che le continue scosse telluriche stiano spostando l'asse terrestre e sconvolgendo gli assetti naturali. 
Trump blocca l'ingresso ai cittadini di religione islamica provenienti da sette paesi (non quelli con cui è in affari e non quelli da cui è partito il terrorismo), provvedimento geniale che si trasformerà in un grosso regalo per gli estremisti e questo mentre i trumpisti populisti nostrani gongolano perché vedono sdoganati beceri sentimenti razzisti finalmente rappresentati anche "ad alto livello internazionale". 

Al riguardo "controcanto" non può che essere d'accordo con le Nazioni Unite che hanno bollato il provvedimento come meschino, illegale e contrario ai diritti umani, del pari condannando i "trumpisti di noantri", la destra leghista e berlusconiana a cui pare essersi aggiunto anche il m5stelle (urge al riguardo smentita) e azzarda anche un pronostico: Trump non mangerà il panettone!
Nel frattempo Putin, per bocca della Duma, dice che le donne possono essere picchiate impunemente tra le mura domestiche, ma solo una volta (talmente assurdo da sembrare una bufala!) e la May avrà un bel pò di problemi interni se il Parlamento non darà il via libera alla Brexit. 

E lui, il nostro Renzi cosa fa?  Si limita a perseverare nel ruolo che predilige: lo "sfollatore di consensi" a sinistra, diventando così il miglior "promo" per il m5s. 
Enfatizza sul futuro che prima o poi torna, quasi stesse dettando il suo epitaffio. 
Non si rende conto, forse, che la rinascita della Sinistra, non volendo prescindere dal PD, deve necessariamente passare dal nuovo PD che risorgerà dalle ceneri del vecchio, dopo un Congresso che dovrà mettere da parte proprio lui, l'uomo di Rignano, sostituendolo con un segretario degno di tale nome. Michele Emiliano, uno dei pochi in grado di mettere in difficoltà i cinquestelle? Staremo a vedere, col tempo e con la paglia maturano le sorbe, recita un antico proverbio toscano. 
Sic stantibus rebus temo proprio che nemmeno il ricatto delle liste riuscirà a salvarlo e che la giornata di Rimini segnerà il primo, inesorabile passo verso il suo viale del tramonto.

Sergio Rossitto





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