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16/09/2017 - 08:00:25

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MUSEO DEL PALIO – DOMANI SI INAUGURA UN PROGETTO NATO NEL 2011. TRIBUTO ALLA MEMORIA?

Dopo il restauro dell’ex convento di San Pietro, dell’ingresso sud della città arriva a compimento ancora un progetto voluto dall’ex sindaco Nigrelli


Museo del Palio – Domani si inaugura un progetto nato nel 2011. Tributo alla memoria? LA STORIA DEL MUSEO
Domani pomeriggio verrà inaugurato con qualche anno di ritardo il museo del Palio. Il progetto risale all’amministrazione Nigrelli che nel 2011 lo aveva inserito nel Piano Integrato di Sviluppo Territoriale relativo al Po Fesr 2007-2013 (fondi europei)(Leggi qui) .

Il finanziamento era stato concesso e nel giugno del 2013 e l’ex sindaco Nigrelli, a pochi giorni della sconfitta elettorale, affermava: “Il museo è un altro tassello per consolidare il centro storico come meta turistica. Potrebbe essere pronto entro l'estate 2014. Spero che la nuova amministrazione sappia condurre in porto il progetto».(Leggi qui)

L’amministrazione Miroddi non ha saputo concludere in tempo i lavori per la realizzazione del museo e solo domani si procederà ad una inaugurazione che certifica quanto poco attenti siano stati il sindaco, l’assessore Giuseppe Mattia e i vari assessori al turismo che si sono succeduti in questi anni, alle necessità del settore turistico e soprattutto alla valorizzazione del centro storico. 

Il finanziamento del Museo del Palio è anche l’ultimo relativo a fondi europei che arriverà a Piazza Armerina. Dall’insediamento di Miroddi non si sono infatti più presentate richieste di fondi alla Comunità Euopea proprio per la mancanza di progetti e più in generale per la mancanza di una strategia di sviluppo. Questa amministrazione, al contrario di altre ben più attente che operano nei comuni del centro ella Sicilia, non ha saputo proporre un’idea di sviluppo, limitando le sue richieste in ambito regionale e statale solo per ristrutturare scuole e compiere interventi d’emergenza. Una città che purtroppo sta pagando e pagherà duramente questo immobilismo amministrativo soprattutto rinunciando a centinaia di posti lavoro e grandi opportunità imprenditoriali. 

UN MUSEO O UN TRIBUTO ALLA MEMORIA?
L’idea del museo del Palio era ed è sicuramente valida ma purtroppo rischia di trasformarsi più che altro ad un tributo alla memoria ad una manifestazione che in realtà non esiste più. Quello a cui abbiamo assistito quest’anno non solo è stato, per i cultori del Palio dei Normanni, uno spettacolo deprimente, a volte ridicolo, ma rappresenta un grosso danno di immagine per la credibilità turistica di Piazza Armerina. 

Dai costumi del seicento indossati dai soldati alla mancanza di truppe, dalle esibizioni da circo di alcuni figuranti alla eccessiva presenza di dame e notabili, dalla totale mancanza di rispetto delle prescrizioni dei vari regolamenti ai tempi eccessivamente lunghi è stato un tentativo riuscito di rendere ancor più fallimentare il risultato rispetto agli anni precedenti. In realtà più che osannare le gesta del Conte Ruggero sembra che questo Palio abbia tentato di celebrare la conquista del potere nella gestione del Palio da parte di alcuni gruppi. 

Non vogliamo addossare le colpe a chi quest’anno ha organizzato il Palio ma è chiaro che, se vogliamo dotare Piazza Armerina di un forte attrattore turistico, occorre che chi per anni ha realizzato e pensato ad un certo tipo di manifestazione si faccia da parte. E’ impensabile che oggi si organizzi una giostra che trattiene lo spettatore al campo sportivo per sei ore quando si ha la necessità di “vendere” il prodotto a emittenti televisive. Questo è solo uno dei tanti errori ma che dimostra quanto lontano siano gli attuali organizzatori dall’idea che la ricostruzione storica debba essere un’attrazione turistica e una occasione per diffondere l’immagine di Piazza Armerina nel mondo. 

Il Palio è in realtà morto da tempo. Anche la Regione Sicilia lo ha eliminato dall’elenco dei grandi eventi regionali. Non gode più di quella originalità che nel passato lo portò ad essere la più grande ricostruzione storica del sud Italia visto che oggi è copiato e scopiazzato da diverse città che nel frattempo vedono crescere le loro manifestazioni sempre meglio organizzate e sempre meglio pubblicizzate (vedi la settimana Federiciana di Enna). La nuova amministrazione che verrà eletta nel 2018 a Piazza Armerina dovrà porsi il problema se continuare a mandare avanti una evento che danneggia la città o pensare ad un nuovo progetto. Nel frattempo domani pomeriggio riviviamo i tempi migliori del Palio grazie al Museo. 

Nicola Lo Iacono



 

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